economia

"Non è vero che i commercianti orvietani si sono approfittati dell'euro".

giovedì 19 febbraio 2004

Un clamore esagerato e che soprattutto fornisce una visione distorta della realtà. L'iniziativa intrapresa dalla Guardia di Finanza di Orvieto che ha portato ad individuare due casi di evasione fiscale partendo da un "ricarico" sui prezzi di vendita anche del 200 e 300 % ha creato scalpore, ma anche polemiche.

Ad Orvietonews fornisce la propria versione dei fatti il direttore della Confcommercio di Terni Leandro Porcacchia. "Le informazioni dovrebbero essere corrette per evitare che determinate categorie di operatori finiscano per essere demonizzate. Se i controlli ispettivi hanno portato all'identificazione di due casi di evasione fiscale, mi sembra evidente che molte altre situazioni che sono state passate al vaglio dalle Fiamme Gialle hanno consentito di verificare delle posizioni pienamente regolari.

Da questo punto di vista, se emergono solo due evasori fiscali su un campione molto alto, evidentemente vuol dire che il comportamento dei commercianti orvietani è molto più corretto rispetto a quello di tanti altri". Per quanto riguarda invece il rincaro dei prezzi, Porcacchia spiega che non è possibile nè accettabile prendere in considerazione solo ed esclusivamente il prezzo finale dei prodotti senza risalire all'intera filiera e quindi alle fase precenti rispetto alla vendita. Tutti passaggi che hanno dterminato un aumento di costi che finiscono poi per riflettersi sul prezzo al consumatore.