economia

Rifinanziati i Patti Territoriali.

domenica 1 giugno 2003
Il Ministero delle “Attività produttive”, su richiesta della Società di gestione del “Patto Territoriale “Vato”, ha approvato, con decreto del 23 maggio scorso, il riutilizzo delle risorse finanziarie residue stanziate per lo stesso Patto. Con tale atto si consente di rimodulare le somme ancora a disposizione per la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali.

A tal propsosito, hanno ottenuto finanziamenti la strada dell'Osteriaccia - collegamento viario tra l'Alto Orvieto e Città della Pieve e l'area artigianale di Ficulle mentre è rimasto escluso il progetto dell'aviosuperficie dell'Alfina nel comune di Castel Viscardo. A seguito della revoca, da parte dello stesso Ministero, delle agevolazioni concesse a 42 ditte (di cui 12 nel territorio provinciale di Terni; mentre a 4 imprese è stato ridotto il contributo per minori investimenti utilizzati) e a 3 Comuni (Passignano sul Trasimeno, Magione e Castel Giorgio), sono ora disponibili oltre 13 milioni di euro (10,2 mil € per le iniziative imprenditoriali, 2,9 mil € per la realizzazione di opere infrastrutturali).

Le risorse andranno a finanziare programmi di investimento presentati da soggetti privati e pubblici compresi nel territorio in cui opera il Patto (Valdichiana, Amiata, Trasimeno, Orvietano). In Umbria ne sono interessati 23 territori comunali, di cui 10 in provincia di Perugia. Per quanto riguarda la provincia di Terni nel Patto figurano i Comuni di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone, Orvieto, Parrano, Porano e San Venanzo.

Per la rimodulazione delle risorse derivanti da rinunce, revoche ed economie conseguite in fase di attuazione dei progetti è stato pubblicato il 2° bando per la realizzazione di iniziative imprenditoriali ricadenti nel Patto VATO.

Le piccole e medie imprese interessate sono invitate a presentare i propri progetti, riguardanti i settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agro-industria, del turismo e dei servizi, entro e non oltre il 30 settembre 2003. Entro i 15 giorni successivi il soggetto responsabile, “Patto 2000”, provvederà alla formazione di una graduatoria dei progetti da ammettere all’istruttoria bancaria (la banca incaricata sarà individuata dal Ministero delle “Attività produttive”) sulla base di criteri e punteggi già fissati in un’apposita tabella. Verranno finanziati programmi d’investimenti relativi alla realizzazione di nuovi impianti, all’ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione o trasferimento di impianti produttivi esistenti e l’acquisto di nuove attrezzature.

Al fine di operare per uno sviluppo equilibrato dell’intera area del Patto, una parte delle risorse verrà ridistribuita, in via prioritaria, ai progetti collocati nei territori comunali che hanno fatto registrare maggiori rinunce. Gli Enti promotori del Patto VATO (Province di Perugia, Siena e Terni; Comunità Montane Amiata-Senese, Cetona, Monte Peglia e Selva di Meana, Monti del Trasimeno) si impegnano a garantire una corsia preferenziale per l’ottenimento di tutti i permessi, le autorizzazioni e le concessioni finalizzati alla realizzazione dei progetti. Il contributo massimo è stato fissato, per ogni progetto, in poco più di 516 mila €.

Nel caso in cui tutte le risorse non vengano impegnate, sarà possibile finanziare anche progetti che superino questo limite. Per beneficiare delle agevolazioni previste, l’impresa dovrà contribuire all’attuazione del progetto con un proprio investimento, non inferiore al 30%. I programmi d’investimento dovranno concludersi entro 24 mesi dall’avvio dell’istruttoria bancaria. E’ prevista anche una proroga di 12 mesi, dopo di che verranno revocate le agevolazioni concesse. Se l’iniziativa è comunque ultimata entro i 6 mesi successivi alla scadenza della proroga, sarà applicata una riduzione parziale dell’agevolazione nella misura del 10%.

Le domande dovranno essere presentate alla sede del “Patto 2000 srl”, in Piazza XX Settembre, 6 – Chiusi (SI). La modulistica necessaria è disponibile presso la stessa società e presso gli Enti locali, le Associazioni di categoria, gli Istituti di credito, Eurobic, Sviluppumbria e presso il sito internet www.patto2000.it

L’utilizzazione delle risorse e la realizzazione dei progetti troverà un ulteriore punto di riferimento nel “Tavolo Territoriale” per il “Patto per lo sviluppo e l’innovazione dell’Umbria”, che, per l’area orvietana, ha individuato il contesto territoriale umbro del “Patto VATO” (Orvietano e Trasimeno, quindi), consentendo, in tal modo, le opportune sinergie fra tutte le risorse che potranno essere messe in campo per il progetto di sviluppo che riguarda quest’area.

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