economia

Negozi inadeguati per la clientela orvietana

venerdì 23 maggio 2003
Uno studio condotto dal consulente di marketing per il Comune, Ilvano Chiaraluce, ha messo in evidenza varie pecche (o meglio: carenze strutturali) della rete commerciale orvietana. Dopo aver raccolto statistiche economiche e relative ai flussi di consumo oltre che analisi sulle dimensioni degli esercizi commerciali, Ciaraluce è giunto ad alcuni conclusioni che sono state illustrate nel corso della presentazione della sua relazione e di cui riportiamo i passaggi piu' significativi.

"La rete commerciale del comprensorio di Orvieto nel confronto della realtà umbra si presenta come una sorta di rete fossilizzata, come se le dinamiche (aumento del numero delle grandi superfici e conseguente necessità per i negozi di vicinato di aumentare superfici medie, qualità e servizi) che hanno investito il resto d'Italia e dell'Umbria, non l'avessero toccata".

Un altro aspetto della relazione spiega invece che: " L'offerta non è adeguata per qualità e per quantità sulle merceologie che i consumatori tendono ad acquistare solamente su superfici ed assortimenti grandi ed estesi". Secondo Chiraluce occorre inoltre "recuperare l'evasione della spesa fuori comprensorio; il farlo equivarrebbe a creare duecento posti di lavoro".

Lo studio appena elaborato dimostra inoltre che ci sono molti esercizi con alto "tasso di marginalità" cioè con un fatturato troppo basso che non consente di effettuare i continui investimenti necessari per conquistare e mantenere una buona posizione sul mercato. La tendenza sempre piu' massiccia a fare spesa fuori dell'orvietano è insomma legata in gran parte anche alle ridotte dimensioni dei negozi oltre che allo scarso assortimento offerto dagli stessi.

Il Comune è tuttavia deciso a non dare il via libero alle strutture di grande distribuzione come spiega l'assessore al commercio Massimo Frellicca: "Noi ribadiamo la nostra contrarietà alla grande distribuzione. La vera necessità è quella di potenziare e riqualificare le medie strutture di vendita anche e soprattutto quelle del centro storico che devono caratterizzarsi per l'elevata qualità dell'offerta".

La scelta compiuta dal Comune è anche basata sul fatto che i proventi della grande distribuzione sono comunque destinati a prendere strade diverse rispetto a quello che accade con le attività gestite da commercianti orvietani.
In quest'ottica assume un valore positivo anche la realizzazione del nuovo centro commerciale lungo la strada Amerina che, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, dovrebbe contribuire ad incrementare e a qualificare l'offerta nel campo delle medie strutture di vendita.

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