economia

"I prezzi controllati? Iniziativa da Soviet"

mercoledì 2 ottobre 2002
In merito alla campagna di blocco dei prezzi promossa dalla Confesercenti e dall’Intesa dei Consumatori, la Confcommercio ha espresso una posizione fortemente critica.

Si č voluti strumentalmente, anche ad Orvieto, passare da una discussione - legittima - sull’effetto inflattivo che sarebbe stato provocato dal passaggio all’euro e dall’aumento di diverse tariffe pubbliche alla contestazione del sistema di rilevazione dei prezzi dell’ISTAT per poi arrivare ad un attacco durissimo ed ingiustificato contro l’intera distribuzione commerciale e le attivitŕ di somministrazione.

“Non escludiamo certo - ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Orvieto Giuseppe Santi - che nella Cittŕ e nel Comprensorio qualche singolo operatore possa aver approfittato della congiuntura, ma ciň non puň giustificare la messa in stato d’accusa di un’intera categoria che, rilevazioni ISTAT alla mano, ha retto sui prezzi, anche nel settore alimentare, pur a fronte del catastrofico andamento meteorologico che ha fatto impennare i prezzi all’origine con punte elevatissime”.

Preoccupa quindi molto la posizione della Confesercenti che per ottenere un pň di propaganda ha svenduto la tutela complessiva del comparto, facendo un’alleanza proprio con quelle Associazioni dei consumatori che hanno proclamato lo sciopero miseramente fallito del 12 settembre.

“Chiediamoci perché lo sciopero dei consumi č fallito - prosegue Santi -: anche i piů sprovveduti ormai sanno che le dinamiche dei prezzi si originano spesso fuori dei nostri confini non solo locali ma addirittura nazionali e sono la risultante di effetti concatenati che si propagano dall’inizio della filiera produzione-consumi ed č perciň solo demagogia illudere la gente sulla possibilitŕ di blocchi dei prezzi a livello locale”.

“Piuttosto che auspicare un ritorno impossibile all’economia dei Soviet - ha concluso il Presidente di Confcommercio - i fautori dell’iniziativa abbiano piů fiducia nel mercato il quale sa trovare al proprio interno gli anticorpi alle proprie disfunzioni: gli stessi consumatori sapranno isolare gli operatori scorretti, se ci sono; per quanto ci riguarda: sě alla costituzione di un osservatorio locale dei prezzi che in primo luogo rilevi l’andamento degli stessi negli ultimi dieci anni, no ad accordi solo di facciata con chi ha criminalizzato il nostro settore”.