economia
In crisi nera il vino bianco. Summit tra gli esperti.
giovedì 21 febbraio 2002
Il convegno della Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria ha rappresentato l'occasione per fare il punto sullo stato di salute delle produzioni vitivinicole del Bianco che vive ormai da anni una fase di stagnazione sui mercati nazionali ed internazionali. La tendenza mondiale vede infatti una netta preminenza nel consumo ( e quindi nella produzione) del rosso che ad Orvieto occupa una percentuale minima dei terreni, pari ad un terzo del totale. Una possibile ricetta per uscire da questa impasse è stata ipotizzata dal presidente del consorzio di tutela dell'Orvieto Andrea Muzi. "Non si puo' continuare a puntare tutto sulla tradizione. E' necessario cambiare i Disciplinari di produzione ed imporli alle singole aziende che altrimenti rischiano di estinguersi. La prima necessità è quella di migliorare la qualità dei bianchi - ha aggiunto Muzi - ma anche quella di puntare con decisione sull'incremento della quantità, oltre che della qualità, rossi". Dal convegno è emersa anche la condizione tutto sommato favorevole di cui gode la produzione umbra, il cui marchio ha ormai raggiunto livelli di notorietà al pari dei piu' quotati vini italiani e stranieri.
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