cultura

Arte contro il Covid-19. Tre opere all'asta per sostenere l'Ospedale

lunedì 6 aprile 2020
di Davide Pompei
Arte contro il Covid-19. Tre opere all'asta per sostenere l'Ospedale

"CambiaMenti", Salvatore Ravo - 52x36 centimetri

Che la paura passi invano, senza lasciarsi dietro l'utilità di un cambiamento, è una delle tante inquietudini che pervadono questo tempo sospeso. Come una scintilla innescata che lascia presagire esplosioni, la parola "cambiamenti" – con il suo bagaglio leggero di speranze e rassicuranti promesse – ispira, da sempre, politici ma anche artisti e sognatori. Persone curiose del nuovo, aperte al mutevole divenire, al mai sopito bisogno di entrare in dialogo con l'altro, soprattutto in una dimensione temporale inimmaginabile che ha sorpreso tutti più vulnerabili. E sottratto dal quotidiano i suoi gesti.

Sull'onda, anche emotiva, di quello sforzo considerevole che in tanti stanno facendo per rallentare la progressione del Covid-19 – il cui potere di diffusione intimorisce, ma può essere contrastato – anche l'Associazione Culturale Aitìa promuove una raccolta fondi per supportare l'attività sanitaria del Santa Maria della Stella di Orvieto. Una formula di beneficenza sui generis che, al pari di altre categorie professionali, vede darsi da fare anche il mondo dell'arte che in nome dell'obiettivo sociale – raccogliere una cifra importante – non teme di essere mercificata.

Tre le proposte, ciascuna dal costo a base d'asta di 500 euro. Come garanzia farà fede la ricevuta. "Con il mondo chiuso nelle case, dobbiamo dimostrare di saper ascoltare con le orecchie del cuore" suggeriscono Agnieszka Zawisza, illustratrice, e Salvatore Ravo, pittore. La prima propone "In Equilibrio", l'illustrazione originale realizzata con la tecnica del collage, tratta dal libro "Un seme speciale" (Edizioni Iubilarte), che incornicia la Rupe – tutta potenziale e costipate possibilità – avvolta in una notte che è fine del giorno, ma anche preludio ad uno nuovo.


"In Equilibrio", Agnieszka Zawisza - 25x24 centimetri

"I semi del dono – suggerisce l'autrice – hanno il potere della vita e riescono ad emergere da ogni fessura dell’anima. La nostra ricchezza, e la nostra bellezza, è nel dare. Per chi dona, la solidarietà e la condivisione vanno insieme. La cultura non è mai statica, lo stiamo vedendo ogni giorno. Chi fa cultura, non può stare fermo. Ognuno di noi è qui perché ha un ruolo concreto da svolgere. E in questo momento ognuno fa la sua parte". Che tanta privazione, allora, sia solo promessa di ritorno. E che tutto torni non come, ma meglio di prima.

Che "non si cambia il mondo semplicemente guardandolo – aggiunge Ravo – ma scegliendo il modo in cui viverci. Ci siamo sempre creduti il mondo e non suoi ospiti. Prendere coscienza di questo è il primo passo per ogni cambiamento". Senza la presuntuosa illusione che dopo la tempesta, sarà sempre e subito sole. Ma con l'auspicio che l'arcobaleno irradi le relazioni. Come le sfumature della sua alba fermate sulla carta di Amalfi con l'acquerello "CambiaMenti", nell'ora in cui "le cose perdono la consistenza d'ombra che le ha accompagnate nella notte".


"Sentiero e Attesa", Salvatore Ravo - 30x25 centimetri

"Sentiero e Attesa", il titolo della seconda proposta all'asta, realizzata in tecnica mista su carta. "In un momento così confuso – spiegano i due artisti – ognuno è chiamato a mettere in circolo il suo saper fare. L'arte non è una panacea ai dolori del mondo, ma un ottimo balsamo, la chiave che può aiutare ad aprirlo. Trasmetterla, diffonderla, significa non restare fermi, nemmeno di fronte alle difficoltà che possono essere straordinarie occasioni di ripartenza. Siamo in una fase di transizione, di misteriosa attesa, di indefinita presa di coscienza collettiva.

Qualcosa è cambiato o, almeno, dovrà cambiare. Coltiviamo, allora, la speranza, l'onestà, il dono del dare. Stimoliamo intelligenza, fantasia ed immaginazione. L'arte non va in quarantena". Chiunque è interessato può farsi avanti per avanzare la propria offerta per aggiudicarsi un'opera e destinare l'importo alle esigenze del personale medico sanitario dell'ospedale inviando entro venerdì 17 aprile una mail all'indirizzo salvatoreravo@gmail.com oppure nel form che sarà reso disponibile a giorni.