cultura

"Ada Michhstaedter Marchesini una voce da Fossoli" per non dimenticare

giovedì 23 gennaio 2020
"Ada Michhstaedter Marchesini una voce da Fossoli" per non dimenticare

Si è svolta mercoledì 22 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria 2020, nell’Aula Magna dell’Istituto Omnicomprensivo “Giuseppe Mazzini” di Magione la mattinata di riflessione con gli studenti della Scuola secondaria dal titolo "Ada Michhstaedter Marchesini una voce da Fossoli" organizzata dal Comune di Magione e dall’Isuc.
 
Ha introdotto i lavori Dino Renato Nardelli del’Isuc, il quale ha parlato del sistema concentrazionario organizzato dal fascismo a partire dal 30 novembre 1943 quando un Ordine di polizia impose l’arresto di tutti gli ebrei presenti nel territori nazionale e il loro internamento in campi provinciali: fu l’inizio della persecuzione alle vite. Centrale nella strategia persecutoria fu il campo d’internamento e transito di Fossoli (Modena) a cui dovevano affluire le persone ospiti dei campi provinciali e dal quale partirono otto convogli per Auschwitz.  Ada Michhstaedter Marchesini fu una di quelle. Venne arrestata a Milano il 15 febbraio 1944 quindi condotta prima nel carcere di S. Vittore poi a Fossoli. Dopo quattro mesi di detenzione, l’1 agosto partì per Auschwitz; all’arrivo, il 6 agosto venne uccisa.
 
Di questa tragica vicende restano 51 lettere spedite al marito da Fossoli e una memoria profonda, indelebile, conservata nell’animo della nipote che porta il suo nome: Ada Marchesini, la quale vive in Umbria da anni. La sua testimonianza, seguita dai ragazzi in religioso silenzio, ha disegnato la personalità della nonna, una donna fuori dalla politica del suo tempo, dedita alla famiglia, al figlio Fabio ed al marito Bepi, la quale durante la prigionia trovò una ragione di vita nella cura dei propri cari. La testimone ha cercato di raccontare il suo rapporto con quelle lettere e con gli oggetti che ancor oggi le parlano della nonna; ma ha posto anche il tema del senso della testimonianza di persone come lei, che pur non essendo state coinvolte direttamente negli eventi della Shoah, hanno portato segni profondi lasciati da ricordi con i quali è duro convivere. L’attrice Chiara Mancini, del Gruppo teatrale Clio, ha infine letto alcune delle lettere uscire da Fossoli.
 
Ada Marchesini nei prossimi giorni sarà al centro di momenti pubblici organizzati dall’Isuc e da alcuni comuni, a Terni lunedì 27 gennaio e mercoledì 29 gennaio a Spoleto. Venerdì 7 febbraio, alle ore 21, la testimone incontrerà la cittadinanza al teatro comunale “G. Mengoni” di Magione; studenti del Liceo musicale “Italo Calvino” di Città della Pieve saranno impegnati nella performance: “Binario 21. Parole e musica per non dimenticare”