cultura

"Presepi alla Finestra". Diciassette installazioni danno luce agli angoli in ombra

lunedì 23 dicembre 2019
di Davide Pompei
"Presepi alla Finestra". Diciassette installazioni danno luce agli angoli in ombra

Maria, Giuseppe e il Bambino. E poi il Bue e l'Asinello, l'Angelo. Pecore e pastori, i Magi guidati dalla Cometa. Il fascino senza tempo della Natività si moltiplica a Manciano. Nel centro storico in provincia di Grosseto che sorge su una collina che domina da un lato la Piana e la Valle dell'Albegna e dall'altro lato l'Area del Tufo, fino all'Epifania è possibile ammirare l'incanto acceso da "Presepi alla Finestra", l'iniziativa organizzata dalla Misericordia con il patrocinio del Comune.

Sono 17 gli allestimenti che vanno a dare luce a quei luoghi del centro che, se nel passato erano fonte di vita, oggi sono dimenticati. "Con queste installazioni alle finestre degli angoli più bui di Manciano – spiega uno dei promotori dell’iniziativa, Enzo Vincio, insieme ad Oriano Marrettivogliamo dare voce a chi non ce l’ha più, a chi non riesce ad essere ascoltato. Dietro a quelle finestre oggi illuminate dai presepi, negli anni passati c’erano negozi e attività commerciali.

La sera si accendono le luci attorno al cosiddetto Giro del Tegame, che i mancianesi conoscono bene. Si tratta del perimetro tra l’Orologio, la Chiesa e Piazza Garibaldi. Per la realizzazione dei presepi è stata coinvolta la vita pubblica, dalla Casa di Riposto all'Asilo delle Suore. Un grande contributo è stato dato anche da un commerciante cinese, di religione buddista, che ha voluto prendere parte all’iniziativa con un grande spirito di collaborazione e integrazione".

All'allestimento dei presepi hanno partecipato Banca Tema, soci Coop, Simply di Manciano, le fioriste Sandra Sbrilli, Brunella Vignali e Barbara Cardosi, i ristoranti "La Filanda" e "Il Rifugio". Un'iniziativa, semplice ma condivisa dalla comunità, dunque, che lega l'antica usanza, tutta italiana, di rappresentare la nascita di Gesù, che ha avuto origine da tradizioni medievali, alla nobile intenzione di sottrarre dal buio certi piccoli, insostituibili pezzi di storia locale. In notte placida, per muto sentier.