cultura

"La Cava e i Cavajoli" dedica il Calendario 2020 al Centenario dei Vascellari

lunedì 9 dicembre 2019
"La Cava e i Cavajoli" dedica il Calendario 2020 al Centenario dei Vascellari

L’8 settembre 1920 fu fondata l’«Arte de’ Vascellari di Orvieto», attraverso un innovativo «Istromento di associazione in partecipazione avvenuta tra il Signor Professor Pericle Perali ed alcuni capitalisti, tecnici ed operai, con sede in Orvieto». Nel laboratorio di Via Ippolito Scalza si producevano «maioliche artistiche e secondo l’antico stile di questa città». L’anno successivo l’artista Ilario Ciaurro fu chiamato a dirigere l’impresa e dal 1922 prese definitivamente dimora ad Orvieto.

Tra i tornitori spiccavano Anselmo Zoccolini, Umberto Tiberi e Ugo Giacomini, mentre tra i decoratori Osio Lazzero, Angelo Ladi, Salvatore Maoloni e Leonello Solini. Al disegno Angelina Suadoni e Rosita Fravolini. Gli affari andavano bene e già nel 1923 arrivarono i primi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Diverse peripezie e alcune differenze di vedute sulla possibilità di sperimentare nuove forme, nuovi colori e nuove decorazioni, comportarono più di uno screzio tra i Vascellari, tanto che nel 1924 Ciaurro lasciò la fabbrica (che nel 1928 chiuse i battenti) per mettere in piedi una propria bottega con tre decoratori, un tornitore e un “fornaciaro” proprio in cima a Via della Cava.

Iniziava così il periodo “eroico” della produzione ceramica orvietana, che portò il nome della nostra città in giro per il mondo grazie a creatività, stile, gusto, innovazione, intraprendenza e valorizzazione della tradizione secolare di cui siamo figli e custodi. La fabbrica venne trasferita nel 1926 in Via degli Orti e fu presto aperto un negozio anche in Piazza Duomo, dove Angelina Suadoni incantava turisti e orvietani dipingendo a mano libera, senza l’aiuto dello “spolvero”.

Era nato lo “Stile Orvietano”, ovvero quella geniale commistione tra elementi della ceramica tradizionale medievale e rinascimentale, reinterpretati con le linee gentili e suadenti figlie dello stile Liberty ancora in voga. Un mirabile esempio di innovazione nel solco della tradizione che noi Cavajoli abbiamo voluto “celebrare” con questo calendario del 2020, anno del centenario della fondazione dei Vascellari, attraverso gli scatti di Marco Mandini, Fabio Materazzini e Paolo Todini.

Fonte: La Cava e i Cavajoli