cultura

51 ulivi per ricordare i caduti e una mostra sul ruolo delle donne in guerra

venerdì 1 novembre 2019
di Davide Pompei
51 ulivi per ricordare i caduti e una mostra sul ruolo delle donne in guerra

Cinquantuno ulivi, uno per ciascuno dei giovani caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Sono quelli che l'Amministrazione Comunale di Lugnano in Teverina si appresta a piantumare nel parco cittadino che già ospita la Collezione Mondiale di Varietà di Ulivo, nel ricordo dei concittadini morti durante i conflitti bellici, tra il luglio del 1914 e il novembre del 1918 e poi tra il settembre del 1939 e il maggio del 1945.

La ricorrenza è quella della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate che sarà celebrata lunedì 4 novembre con un programma denso di iniziative, anche se la messa a dimora degli ulivi è già iniziata. "Un gesto importante – sottolinea il vicesindaco, Alessandro Dimiziani che va ad aggiungersi ad un altro simile che fu fatto molti anni fa, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando vennero piantati tigli in numero uguale ai caduti di quella guerra".

Nel Palazzo "ex Fabbrica", invece, sarà allestita una mostra dal titolo "Il ruolo delle donne durante la Grande Guerra", che verrà aperta domenica 3 novembre alle 16. L’esposizione, ideata ed organizzata dalla professoressa Maria Canale nasce da una ricerca iniziata nel 2014 in occasione del centenario 1914-2014. Approda qui, dopo aver girato numerose città italiane, e resta aperta al pubblico fino a a martedì 12 novembre, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, proponendo il confronto con l'esperienza fortissima vissuta da queste donne.

Donne straordinarie che in quel periodo difficile e complesso hanno compiuto, in ogni ambito, grandi imprese diventando veri e propri esempi da emulare. Foto e documenti raccontano, infatti, le terribili violenze e gli stupri che molte di loro dovettero subire in silenzio. "Erano donne di cultura e nazionalità diverse – osserva la curatrice – con religione e aspirazione politica differenti, laureate o analfabete, scienziate o operaie, donne medico o postine, crocerossine e infermiere.

Giovani e anziane, italiane, russe, francesi e americane, tedesche e inglesi, polacche, olandesi, armene e canadesi, tutte donne, disperatamente donne e fortissimamente donne". Quattro le aree tematiche in cui si articola un percorso che consente di scoprire molte figure femminili. "Le donne fra pacifismo e interventismo", "Associazionismo e interventismo", "Le donne e il lavoro", "Moda e propaganda". L'inaugurazione prevede anche un piccolo convegno. Oltre alla professoressa Canale, intervengono Adriana Balzarini, storica ed esperta di donne e sport, e Vera Barbini, storica ed esperta del territorio.