PIETRE VIVE
cultura

"La fruizione dell'arte come occasione autentica di catechesi"

lunedì 20 maggio 2019
"La fruizione dell'arte come occasione autentica di catechesi"

"L’arte deve essere al servizio della fede e del cuore, la finalità per cui è stata generata". Ne è consapevole l'Associazione Diocesana “Pietre Vive” istituita proprio per questo, con l'obiettivo di aiutare a recuperare quelle dimensioni che, spesso, anche in chi fruisce di opere d'arte in maniera più o meno consapevole vengono taciute.

Di cultura come occasione di grande catechesi si è parlato anche sabato 11 maggio all'Archivio Vescovile, dove sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al 14esimo Corso di valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici promosso da “Pietre Vive” e incentrato su “La visita pastorale: strumento di conoscenza di un territorio”.

Numerosa e qualificata, anche quest'anno, la partecipazione. Presenti alla consegna degli attestati, monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi che ha voluto ringraziare personalmente tutti i partecipanti, e la presidente dell'associazione Giovanna Bandinu. Nel suo intervento, il vescovo ha sottolineato come il mondo dei beni culturali sia “una pastorale e l’arte un mezzo per avvicinarsi a Dio, come servizio a Lui attraverso uno strumento privilegiato”.

“Esiste – ha detto – un accordo tra arte e fede, due realtà che non sono estranee, attraverso le quali si studiano i percorsi e le manifestazioni passate che hanno generato l’espressione più alta. Un approfondimento che attraverso l’arte si traduce in spazi che conserviamo e valorizziamo come sede di arte e cultura, ma anche come luoghi di preghiera, un recupero che si deve adoperare non solo dal punto artistico, ma anche delle fede".