cultura

Riapre il Ninfeo Rupestre. Dopo dieci anni, riaffiorano "Memorie d'Acqua"

mercoledì 27 marzo 2019
di Davide Pompei
Riapre il Ninfeo Rupestre. Dopo dieci anni, riaffiorano "Memorie d'Acqua"

Stefano de Majo, Igor Borozan e Paul Harden, tre artisti internazionali pronti a fondere i rispettivi linguaggi – quelli del teatro, della pittura e del suono – lungo i diversi livelli del Ninfeo Rupestre di Orte, facendo riaffiorare dopo oltre dieci anni di buio e silenzio, le sepolte "Memorie d'Acqua" di quel luogo sotterraneo che rappresenta uno straordinario complesso di fattura rinascimentale.

È uno spettacolo multisensoriale, quello in programma per domenica 7 aprile alle 16.30 – ritrovo in Piazza Belvedere – tratto dalla pièce "Memorie di Adriano", in replica da anni e già interpretata in numerosi teatri romani e siti archeologici, da Aquinum a Carsulae, da Ocriculum a Ostia, fino a Roma, in Piazza del Popolo e alla Biblioteca della Camera dei Deputati.

A questo si affianca e si fonde la performance multisensoriale "Water Memory", ospitata a settembre nelle antiche Cisterne Romane di Amelia ed entrata nel calendario ufficiale degli eventi per le Giornate Europee del Patrimonio 2018. Brevi clip sonore verranno generate da un software in grado di miscelare rumori, voci e suoni sintetici dosandoli attraverso criteri semi-randomici.

Voce d'attore, pennellate fluide ed effetti acustici costruiscono scene in continuo mutamento e raccontano le ombre di antiche memorie che riecheggiano eterne al suono di una memoria che torna a fluire. "L'acqua torna ad essere elemento cardine, da cui tra origine l’ispirazione artistica, forza primordiale che regge l’esistenza e anima tutto il Creato. È divenire, caos, vita, istinto, impulso".

Lo suggerisce la consigliera comunale Valeria D'Ubaldo, sua la delega alla cultura del Comune di Orte, che ha voluto proporre lo spettacolo in occasione della riapertura delle fontane sotterrane e dei giochi d'acqua nel ninfeo, fortemente voluta dall'Amministrazione Comunale che, nella persona del sindaco Angelo Giuliani ha trovato un accordo con la proprietà, dando origine ad una convenzione.

In virtù di quest'ultima sarà nuovamente possibile visitare un luogo magico e suggestivo realizzato su iniziativa del Monastero Femminile di San Giorgio, e distribuito su due livelli dove quei giochi d'acqua che emulavano le decorazioni delle necropoli etrusche e delle architetture corinzie, erano alimentati dalle diramazioni del cunicolo principale dell’antico acquedotto cittadino.

In particolare, da quella che si innestava direttamente dalla fontana di Piazza della Libertà. Attraverso un cunicolo che parte direttamente da qui, la rete idraulica ipogea alimentava anche il pregevole ninfeo di Via Solferino costruito nel XVI secolo e appartenuto al convento delle suore. Il complesso sotterraneo, interamente scavato nel tufo, sottostante a un giardino anch'esso rinascimentale, ha affaccio sul lato Sud della rupe.

E si articola in due livelli sovrapposti, a loro volta suddivisi in diversi ambienti. Tutti gli ambienti sono caratterizzati dalla presenza di fontane e vasche comunicanti, che ne fanno un complesso unico nel suo genere incastonato nel sistema di cunicoli e cisterne etrusco-romane del sottosuolo tufaceo del giardino della famiglia Zuppante ed ora parte integrante, a tutti gli effetti, del circuito di "Orte Sotterranea".

Tra acquedotti, cisterne, pozzi di neve, luoghi di delizia e colombaie rupestri. Un progetto di studio e ricerca volto alla fruizione del pubblico, quest'ultimo, coordinato dall’Associazione VeramenteOrte con gli archeologi Stefano del Lungo e Giancarlo Pastura e il supporto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.

In tutto ciò, l'acqua si conferma elemento che collega il termine di origine del ninfeo a tutti quelli assunti nel corso dei secoli. Inizialmente per i Greci elemento di purificazione, poi elemento sacro alle ninfe, successivamente come ambiente di svago nelle ricche dimore di età romana e, dal II secolo d.C., al centro di fontane monumentali urbane di grande effetto scenografico.

Per ulteriori informazioni:
327.3978831 – visitaorte@gmail.com