cultura

Anteprima del "Purgatorio" a Palazzo Brugiotti con il Touring Club

venerdì 22 febbraio 2019
Anteprima del "Purgatorio" a Palazzo Brugiotti con il Touring Club

Gradoli e il Purgatorio dal vivo grazie a Sergio Prosperuzzi, storico del posto, e Massimo Del Signore, capitano della “Fratellanza del Purgatorio”, che hanno raccontato vita, morte e miracoli di una delle accoppiate più vincenti della Tuscia. Tutto come annunciato ai "Pomeriggi Touring" di Viterbo di venerdì 22 febbraio nella seconda delle cinque tappe di un percorso ruspante e simbolico in altrettanti borghi del Viterbese.

Il console Vincenzo Ceniti, animatore dell’iniziativa, ha portato P palazzo Brugiotti sede degli incontri  un manipolo di “incappucciati” della “Fratellanza” in saio e cappuccio viola preceduti dal tamburino e dal gonfalone al grido di “Evviva le anime sante del Purgatorio”. Patrocinio della Fondazione Carivit e supporto di Fidapa e associazione Nimpha.

"Abbiamo scoperto alcune intimità recondite di Gradoli - sottolineano dal TCI - come il recente ritrovamento dei ruderi di una villa romana, con tanto di ninfeo, presso la chiesetta di San Magno (proprietà dei Templari) conosciuta per lo storico “perdono” , una sorta di indulgenza plenaria, certificata da Paolo V, efficace nel pellegrinaggio del 19 agosto, e lo stupefacente palazzo Farnese dono di nozze di Paolo III al figlio Pierluigi in occasione del matrimonio con Girolama Orsini, al cui interno è allestito un museo del costume rinascimentale dotato anche di indumenti intimi e di bagni stellati  per quei tempi.

Ed eccoci al “Pranzo” nel giorno delle Ceneri  (quest’anno, mercoledì 6 marzo) la cui storia con tanto di menu è stata presentata, documenti alla mano, dallo stesso Capitano della “Fratellanza”, chef ante litteram che ha spiegato, commentato e descritto in ogni dettaglio le portate una ad una, dai celebri fagioli tondi bianchi (non vanno messi a bagno e cotti come la pasta), al baccalà arrosto. Al termine brindisi con aleatico e ciambelline offerti dalla Cantina Sociale di Gradoli".