cultura

Interesse e partecipazione alla presentazione de "I misteri della Piramide di Bomarzo"

lunedì 11 febbraio 2019
Interesse e partecipazione alla presentazione de "I misteri della Piramide di Bomarzo"

Un mistero archeologico nel cuore della Tuscia, la Piramide di Bomarzo. Un gigantesco monolite alto sedici metri scolpito dalla mano dell'uomo e nascosto per millenni in un bosco. E' un enigma che, da alcuni anni, ha cominciato a suscitare grande curiosità ed interesse negli appassionati di archeologia di tutto il mondo quello legato alla costruzione e, soprattutto, alle funzioni dell'arcaica struttura. Dopo anni di suggestive ipotesi ed il sorgere di una forma spontanea e sempre più intensa di turismo, ora è stato pubblicato il primo libro che indaga intorno a questo monumento ciclopico.

Si tratta di "I misteri della Piramide di Bomarzo" per la casa editrice Intermedia Edizioni. Gli autori sono l'archeologa Francesca Ceci, il presidente dell'associazione Archeotuscia Luciano Proietti e Salvatore Fosci, il volontario che ha "riscoperto" il monumento e che si è preso cura di ripulirlo completamente da una vegetazione infestante sotto la quale era rimasto nascosto per secoli. Il testo raccoglie e sintetizza le teorie più accreditate che studiosi di varie estrazioni e discipline hanno elaborato finora per spiegare la genesi di questa enorme struttura per la quale esiste una datazione ancora approssimativa riferita al periodo etrusco-romano.

Le ipotesi spaziano dal monumento funerario, alla costruzione utilizzata per il posizionamento astronomico, dal luogo finalizzato a sacrifici e libagioni in favore degli dei fino al centro energetico. Come annunciato, il testo è stato presentato, di fronte ad un pubblico numeroso ed interessato, venerdì 8 febbraio al Centro Diocesano di Documentazione di Viterbo alla presenza degli autori e dell’editore Claudio Lattanzi. Nel corso del dibattito che è scaturito dalle domande del pubblico  sono stati affrontati anche i temi della salvaguardia di questi luoghi e della loro quanto mai necessaria valorizzazione culturale e turistica. Le istituzioni locali, incredibilmente, hanno finora completamente trascurato il monumento il cui potenziale in termini turistici è enorme ed ancora tutto da comprendere.