cultura

La Biblioteca Fumi dal 19 gennaio apre anche il sabato per i servizi essenziali

venerdì 18 gennaio 2019
La Biblioteca Fumi dal 19 gennaio apre anche il sabato per i servizi essenziali

Di sabato mattina in biblioteca. Potrebbe essere riassunto così il nuovo inizio della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto che a partire da sabato 19 gennaio sarà aperta ogni sabato dalle 9.00 alle 13.00 nei servizi essenziali. Una proposta rivolta a tutti i cittadini, ma pensata in particolare per quanti non possono accedere a questo fondamentale servizio culturale nei giorni feriali, per ragioni di lavoro. Con questa sperimentazione l’Amministrazione Comunale avvia un percorso di profonda riorganizzazione della Biblioteca, resa necessaria dalle criticità connesse al pensionamento delle dipendenti e al blocco del turn-over imposto dalle leggi di stabilità.
 
“Dal mese di ottobre con la riapertura della Biblioteca Ragazzi – spiega l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà - si sta infatti sperimentando un modello concepito per rilanciare in maniera forte, anche con l’ausilio di professionalità esterne, la sua funzione fondamentale di struttura culturale veramente democratica. In tal senso, l’apertura del sabato procede nella direzione della compiuta centralità di un autentico ‘bene comune’ che rende accessibile cultura e sapere a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro capacità economica di spesa.

Una centralità che deve necessariamente tradursi, nonostante le difficoltà del momento e la contrazione delle risorse pubbliche, in una accessibilità del bene e del servizio più ampia e fruibile. Il futuro di una città come Orvieto comincia dai ‘luoghi della cultura’ e dai ‘luoghi del sapere’. Quella straordinaria intuizione che fu il principio ispiratore del ‘Progetto Orvieto’ deve continuare ad animare idee del nostro presente e del nostro futuro. In tal senso i progetti di innovazione digitale in corso di attuazione, come quello del Digipass, dell’Aula dei Makers e del Laboratorio di informatica Musicale delle Aree interne, confermano la fecondità di questa ispirazione”.

“La Biblioteca inoltre nei prossimi mesi rimane pienamente a disposizione della Scuola per accogliere i progetti didattici degli insegnanti che vorranno lavorarvi.  In questa fase sperimentale sarà importante il supporto del Servizio Biblioteche della Regione -dall’inizio partner imprescindibile del progetto della Nuova Biblioteca L. Fumi - allo scopo di poter fornire aggiornamenti alla formazione del personale e di prevedere all’esterno momenti di formazione dedicati ai docenti scolastici. E lavorare insieme a nuovi attuali modello di gestione sostenibile. 
Alcune importanti novità in funzione di valorizzazione e sostenibilità della Biblioteca sono poi rappresentate dall’aver strutturato con apposito Regolamento la concessione a titolo oneroso a privati di spazi marginali della sede monumentale con un apposito regolamento. 

Sempre nella visione di progettare per il futuro il servizio culturale l’Amministrazione ha inoltre aderito a progetti presentati da realtà locali di terzo settore in bandi nazionali sulla promozione della lettura e dei servizi connessi, bandi di finanziamento che risultano essere stati aggiudicati con auspicabili buone ricadute su servizi aggiuntivi per la Biblioteca. Positiva la prospettiva di riattivare finalmente e valorizzare il patrimonio del ‘Centro Gianni Rodari’, su cui si è ripreso a lavorare. Importante infine per la centralità sviluppare la partecipazione del volontariato, delle associazioni e la collaborazione con aziende e privati che vogliano impostare progetti in collaborazione (penso alla Fondazione Cassa di Risparmio che in passato promosse un progetto per la messa in rete delle biblioteche cittadine; o anche alla bella e innovativa realtà della Fondazione LKT impegnata in campo culturale anche con una biblioteca)”.     
 
“A questo punto – conclude - quali possono essere le prospettive di una gestione sostenibile del Servizio Biblioteca? Dal punto di vista tecnico esse si orientano in due direzioni:
- utilizzo della mobilità interna per reintegrare personale di profilo amministrativo;
- ricorso a collaborazioni esterne tramite appalto per i profili tecnici specifici: nulla più di quanto accade a realtà vicine, come Bastia, Magione, Montefalco, Spello, Spoleto, Trevi e altre le cui biblioteche comunali, senza scandalo o lesione di pubblico interesse, sono affidate a Sistema Museo; diversamente, altri importanti Comuni di regioni limitrofe hanno la collaborazione di Coopculture, ormai entrata anche in Umbria dove per i comuni di Assisi Foligno e Todi ha creato e gestisce il circuito museale civico.
Azioni queste che nulla hanno a che fare con la ‘privatizzazione’ di un compito istituzionale tra i più significativi ed etici, ma anzi azioni di responsabilizzazione dell’Ente cui solo spetta il ruolo primario di gestione, regolamentazione, orientamento e controllo”. 

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto