cultura

Teatro "Cesare Caporali", l'impegno sociale in una bomboniera

giovedì 15 novembre 2018
di Davide Pompei
Teatro "Cesare Caporali", l'impegno sociale in una bomboniera

Dal teatrino in legno fondato nel 1786 su impulso di dodici famiglie sopra i Magazzini Fabbri ai lavori eseguiti nel 1856 dall'ingegnere Giovanni Caproni che "ampliò il palcoscenico, aumentò il numero dei palchi portandolo a 24, e sopra i palchi fece un bel loggione con ringhiera di ferro fuso". Il pittore Alceste Ricci lo dipinse in bianco con ornati a colori e dorature, a fronte di una spesa di oltre 1000 scudi romani. Bisognerà attendere il Carnevale del 1858 per vederlo riaprire con l'attuale denominazione di Teatro "Cesare Caporali", in onore del poeta giocoso qui nato nel 1530.

Qui è Panicale, pittoresco borgo medievale immerso nel verde, ricco di storia e cultura. E il teatro che conserva il telone dipinto nel 1869 da Mariano Piervittori e traccia delle pitture eseguite nel 1921 da Ascanio Guglielmo – si appresa ad alzare nuovamente il sipario. Il sigillo sulla Stagione di Prosa, uno dei momenti culturali più attesi dalla comunità, è quello del Teatro Stabile dell'Umbria che, d’intesa con l'Amministrazione Comunale e la Compagnia del Sole, mette in cartellone nella "bomboniera" del XVIII secolo inserito nel Percorso Museale Cittadino sei appuntamenti di prim'ordine.

Il primo spettacolo è "Occident Express (Haifa è nata per star ferma)", l'intensa e commovente storia, ispirata a quella di Haifa Ghemal, un'anziana di Mosul in fuga con la nipotina, che sabato 24 novembre alle 21 porta a Panicale Ottavia Piccolo e l'Orchestra Multietnica di Arezzo. Altra produzione dello Stabile umbro, altro toccante racconto dei margini della società è in programma per venerdì 14 dicembre alle 21 con Ascanio Celestini in "Pueblo", accompagnato dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei.

Sei attori su sei sedie, un "coro di anime, una sinfonia di destini" per "Sempre Domenica", lo spettacolo vincitore del Premio In Box che il Collettivo Controcanto mette in scena sabato 12 gennaio alle 21 per riflettere su tempo, energia e sogni che il lavoro quotidianamente consuma, sottrae. La Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell'Umbria si cimenta venerdì 15 febbraio alle 21 con "Il Racconto d'Inverno" di William Shakespeare, una favola nera che è "mostro a tante teste e dalle molte lingue, pieno di spazi bianchi e salti temporali".

In mezzo a tanto impegno, chi è in cerca delle contaminazioni della danza ha di che rintracciarle sabato 2 marzo alle 21 nelle coreografie di Afshin Varjavandi (Inc Innprogress Atelier). "Ina/Suite" promette potente virtuosismo, ritmo brillante ed energica bellezza contemporanea. Per i classici della drammaturgia, giovedì 21 marzo alle 21 Eugenio Allegri dirige Matthias Martelli in "Mistero Buffo", l'esilarante giullarata popolare che oltre ad essere il testo più famoso di Dario Fo ha costituito il modello per il grande teatro di narrazione degli ultimi vent'anni.

La Campagna Abbonamenti si aprirà sabato 17 novembre al Botteghino dando precedenza ai rinnovi.

Per ulteriori informazioni:

075.837710 – 327.9923665

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