cultura

A "Storie di Storia", Francesco Gerardi racconta "La ferita nascosta"

giovedì 15 novembre 2018
A "Storie di Storia", Francesco Gerardi racconta "La ferita nascosta"

Con il film "La Banda Grossi", giovedì 15 novembre alle 21 al Cinema Caporali di Castiglione del Lago , prende il via la terza edizione di "Storie di Storia, l'arte della narrazione" dedicata ai "Misteri della nostra Italia", approfonditi, riletti, confrontati e ridiscussi in un'interessante contaminazione tra letteratura, cinema e teatro. Un festival che vedrà autori come Giampaolo Pansa, Giovanni Bianconi, Paolo Cucchiarelli, Ugo Frosi, Gigi Dall'Aglio, Marco Turco e Mirko Crocoli, intervistati dai giornalisti delle principali testate umbre nei due classici "luoghi di narrazione": la Sala del Teatro di Palazzo della Corgna ed il Cinema Teatro Cesare Caporali, sempre nel centro storico castiglionese.

La rassegna è organizzata dal Comune di Castiglione del Lago, in collaborazione con la libreria "Libriparlanti Books & Coffe", la cooperativa Lagodarte che gestisce il Cinema Caporali e il percorso museale di Palazzo della Corgna e Rocca Medievale, con l'apporto della sezione locale di Italia Nostra e dell'associazione onlus "Laboratorio del Cittadino" di Castiglione del Lago. L’evento è il risultato dell’incontro tra vari linguaggi, partendo da quello letterario per arrivare a quello cinematografico e teatrale, in una kermesse che vede protagonisti scrittori, autori, registi e attori cimentarsi nell’arte della “narrazione” con il compito di coinvolgere e stimolare l’interesse dello spettatore.

"La ferita nascosta" di venerdì 16 novembre alle 21 al Cinema Teatro Caporali è uno splendido esempio di spettacolo di teatro narrazione di Francesco Gerardi e con la regia di Gigi Dall'Aglio dedicato alla ricostruzione della prigionia di Aldo Moro nel 1978. "La ferita nascosta" è una rappresentazione, molto coinvolgente, che nasce da un lungo lavoro di ricerca svolto con la seconda commissione parlamentare d'inchiesta, da poco conclusa, e che ha dato un significativo contributo alla ricostruzione della verità su questo tragica vicenda. Ritrovatosi per caso sul set di un film su Aldo Moro, il protagonista rivive il disagio che tanti anni prima, da bambino, provava alla vista della famosa foto con la stella a cinque punte; qualcosa di assopito che torna prepotentemente a galla, come una vecchia ferita che fa di nuovo male.

Questa constatazione, vissuta con ironia e leggerezza, lo porta a raccogliere informazioni sulla storia di quella foto. In breve tempo, attraverso l’incontro con vari personaggi, si ritrova nel vortice di una storia in cui è difficile fare chiarezza, dove non è possibile distinguere i cattivi dai buoni, con l’ironia che lascia lentamente spazio a una verità inimmaginabile e difficile da digerire. Si renderà conto che la sua ferita nascosta è la ferita di un intero paese, e a quarant’anni di distanza continua a essere infetta. Il testo dello spettacolo nasce da una ricerca della durata di due anni sulla vita, il rapimento e la morte di Aldo Moro, la cui tragica vicenda arriva nel 2018 al 40° anniversario.

Oltre alla lettura di un’imponente bibliografia e lo studio di varie commissioni d’inchiesta (Stragi, Anti-mafia, Mitrokin, P2, etc.) la ricerca si è avvalsa della preziosa collaborazione di Gero Grassi, vice presidente della Seconda Commissione parlamentare sul Caso Moro da poco conclusa, che ha fornito importanti informazioni inedite e documenti recentemente desecretati che hanno permesso di fare un importantissimo passo in avanti sulla ricostruzione del rapimento e della morte del presidente democristiano.

Sabato 17 novembre a Palazzo della Corgna con inizio alle 17:30, sarà la giornalista Elena Teatini ad intervistare Giovanni Bianconi, giornalista investigativo già autore di numerosi saggi sulle vicende criminali della storia italiana. Bianconi presenterà "L'assedio", un libro con il quale compie una grande “operazione verità”, con precisione da cronista ma anche con grande trasporto umano: l’inviato del Corriere della Sera ricostruisce gli ultimi mesi di vita di Giovanni Falcone, a partire dalla sentenza della Cassazione per il famoso maxiprocesso, fino ad arrivare al terribile pomeriggio del 23 maggio.

Un'accurata ricostruzione di uno dei più controversi e drammatici momenti della recente storia italiana, in cui il magistrato più capace di tutti i tempi è stato progressivamente, ma inesorabilmente, accerchiato e isolato, non solo dai più feroci capi mafiosi di Cosa Nostra, ma cosa meno scontata, da colleghi, pezzi dello Stato, politici e intellettuali. Con coraggio Bianconi fa luce su un buio capitolo della nostra storia, fornendo le chiavi di lettura per comprendere come il giudice simbolo della lotta alla mafia, possa essersi ritrovato in una condizione di estrema debolezza e solitudine da non poter far altro che considerarsi “un uomo morto che cammina”.    

Domenica 18 novembre sempre a Palazzo della Corgna alle 17:30 torna la vicenda del rapimento e della morte di Moro che rimane fra le più misteriose e peggio spiegate della nostra Storia e sicuramente tra le meno compatibili con le versioni ufficiali che continuano ad essere propagandate da commissioni d'inchiesta, stampa e TV. "L'ultima notte di Moro" di Paolo Cucchiarelli rappresenta una tappa decisiva e irreversibile verso il chiarimento della reale dinamica e dei motivi profondi di quei tragici 55 giorni. Qui Cucchiarelli ricostruisce, grazie a documenti inediti, nuove testimonianze, perizie e fotografie mai viste prima, il rapimento, la prigionia e le ultime ventiquattrore del presidente DC, scardinando pezzo dopo pezzo il castello di menzogne costruito negli anni.

Ne emerge una realtà sconcertante, fatta di operazioni d'intelligence internazionali che per la prima volta vengono qui precisate, con tanto di nomi e cognomi, trattative fra istituzioni e terroristi, patti con la malavita organizzata, personaggi rimasti totalmente ai margini delle vicende giudiziarie. Anche se il termine è ormai screditato, proprio di un complotto bisogna parlare: un piano articolato, volto alla distruzione politica e poi fisica di quello che sarebbe con ogni probabilità divenuto il presidente della Repubblica. Condurrà l'incontro con i lettori Italo Carmignani, caporedattore per l'Umbria de "Il Messaggero", grande esperto di cronaca nera e autore di importanti inchieste su molti "casi" nazionali negli ultimi decenni. Tutti gli incontri con gli autori di Palazzo della Corgna sono ad ingresso libero.