cultura

"L'Arte in Etruria". Tre lezioni all'Unitre per scoprire i "capolavori che parlano"

giovedì 18 ottobre 2018
di Davide Pompei
"L'Arte in Etruria". Tre lezioni all'Unitre per scoprire i "capolavori che parlano"

Tre lezioni sull'arte etrusca attraverso la presentazione di opere di fondamentale importanza. Due, legate alla scultura, rispettivamente in pietra e terracotta. Una, alla pittura su parete. Non occorre essere archeologi per apprezzare le suggestioni della storia antica che saranno restituite dal mini-ciclo “L'Arte in Etruria” in arrivo all'Università delle Tre Età di Orvieto. Nella fitta programmazione dell'Anno Accademico 2018/2019 stilata dal Consiglio Direttivo presieduto dal Maestro Riccardo Cambri con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e il patrocinio del Comune entrano a pieno a titolo gli appuntamenti che chiamano in cattedra Giuseppe Maria Della Fina, direttore scientifico della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto.

Compiremo insieme – anticipa il direttore scientifico del museo orvietano, pronto a far 'parlare' le opere – un viaggio nella storia, prendendo in esame tre testimonianze particolarmente significative per dare conto dello sviluppo dell'arte e della società etrusca, in maniera non didascalica”. La prima opera ad essere analizzata sarà l'iconico Cippo a testa di guerriero, proveniente dalla Necropoli Etrusca di Crocefisso del Tufo. Entrato, non a caso, nell'anno dedicato agli Etruschi, tra le cento opere ritenute più significative dell’arte italiana dalla trasmissione “Museo Nazionale” di Radio3. L'appuntamento è per lunedì 29 ottobre alle 17.30 nella Sala Incontri di Palazzo Simoncelli intitolata alla memoria di Maria Teresa Santoro e fulcro di gran parte delle attività culturali dell'Unitre.

Non è conservato nel museo dirimpettaio alla cattedrale ma è certamente emblematico dell'arte etrusca, il cosiddetto Sarcofago degli Sposi di Cerveteri, risalente al VI secolo a.C. e ritrovata nel corso del XIX secolo, durante gli scavi nella Necropoli della Banditaccia. Della scultura che ritrae la coppia di coniugi sdraiati in un triclinio a un banchetto si parlerà lunedì 12 novembre alle 17.30. Per chi desidera conoscere storia e segreti legati alla Tomba della Caccia e della Pesca facente parte della Necropoli di Monterozzi, collocata su una collina ad Est di Tarquinia, infine, non resta che partecipare all'incontro di lunedì 26 novembre alle 17.30. Rinvenuta nel 1873, la tomba è databile al 530 a.C. circa e presenta due camere in asse tra loro con copertura a doppio spiovente.

Per ulteriori informazioni ed iscrizioni:

338.7323884 – uni3-orvieto@alice.it