cultura

"Water Way". La plastica si fa arte nel Chiostro di San Francesco

sabato 29 settembre 2018
di Davide Pompei
"Water Way". La plastica si fa arte nel Chiostro di San Francesco

Cerchi in policarbonato azzurro, come una propagazione molecolare che ha la leggerezza di bolle di sapone che si intersecano e moltiplicano. E poi un gioco di proiezioni, luci e musica su quel materiale plastico nobilitato, in contrasto cromatico con l'ocra caldo e antico del Chiostro dell'Ex Convento di San Francesco. Quest'ultimo inserito tra gli spazi urbani di Acquapendente che, sull'onda – energetica – di "Urban Vision Festival" per oltre due mesi ha ospitato l'installazione ambientale "Water Way", opera temporanea dell'artista romano Marco Milia, classe 1976, inaugurata a luglio.

E venerdì 28 settembre finita al centro dell'evento spin-off "Water Way in a Night Mood", che ha regalato una sua suggestiva visione notturna, nell'installazione visual "Light On Water" targata MothLab, preceduta da alcune riflessioni informali sull'importanza della materia nell'arte e la sua contestualizzazione e dall'apericena con buffet e bollicine, rigorosamente plastic free. In continuità con la giornata di incontri e workshop rivolti a tre classi delle scuole elementari, dedicata al ciclo dell'acqua e al riciclo delle materie plastiche, in collaborazione con il personale della Riserva Naturale Monte Rufeno e di Chiara Carrarini, designer di Boca Design.

Insieme per informare sull’importanza del riciclo dei materiali al livello locale e globale, Comune, Pro Loco, Officina Arti Mestieri, Gruppo Urban Vision 2018 con il sostegno della Regione Lazio nell'ambito del programma di eventi estivi de "La Regione delle Meraviglie" per far leva non solo sull'aspetto artistico – visibile nel contagio più o meno permanente di altri luoghi pubblici della città laziale - oggetto di un apposito tour con tappa nelle location dei vari interventi artistici - che anche solo nel nome, oltre che nell'abbondanza di risorse naturali, porta un "riferimento idrico" – ma anche sul piano didattico-formativo.

Un intervento "site-specific", quello della "Via d'Acqua", elemento in movimento che dà vita, che attraversa in maniera diagonale il chiostro resa dinamica dalle differenti dimensioni dei cerchi, che vuole essere solo il primo di una lunga serie. Per il futuro, infatti, già si accarezzano progetti legati ai linguaggi non convenzionali eppure estremamente naturali della Land Art, la forma d'arte contemporanea, spesso a carattere effimero, caratterizzata dall'intervento diretto dell'artista sul territorio naturale, specie in spazi vasti, come quelli di cui il territorio aquesiano dispone.

Installazioni che metaforicamente invitano alla sensibilizzazione ambientale del riuso. "Oggi molte realtà – ha sottolineato il sindaco Angelo Ghinassisi stanno orientando verso la Street Art. Acquapendente, in questo, è stata precorritrice. Attraverso l'arte, anche la nostra comunità è chiamata a riflettere su urgenze planetarie come acqua e rifiuti. Non ci scordiamo che nell'Oceano Pacifico galleggia un'isola di plastica, grande tre volte la Francia".

Con un programma di video mapping, live performance, mostre e musica, "UV – Contemporary Art Projects 2018", rassegna di arte contemporanea a cura di Davide Sarchioni, organizzata nell'ambito della due giorni della IV edizione di "Urban Vision Festiva", evento dedicato alla Street Art internazionale e alla Fotografia, ha seminato dunque anche questo tipo di messaggi, come una "festa democratica che avvicina il semplice all'arte". Quanto alla monumentale installazione, per osservarla in orario mattutino c'è tempo ancora almeno fino a domenica 30 settembre. In corso di realizzazione, il video che ne documenta le fasi per la regia di Fabio Ventura. Proiettato, per ora, il trailer.

Per ulteriori informazioni:
urbanvisionfestival@gmail.com