cultura

Presentato "Il senso non è fluido", il romanzo d'esordio di Erica Polegri

martedì 28 agosto 2018
Presentato "Il senso non è fluido", il romanzo d'esordio di Erica Polegri

Come annunciato, domenica 26 agosto, presso il negozio d’abbigliamento “Fenis”, situato a Palazzo Netti nel cuore del centro storico di Orvieto, si è svolta la quarta presentazione de "Il senso non è fluido", romanzo d’esordio di Erica Polegri. A dialogare con la giovane scrittrice, originaria della cittadina umbra, è stato il padre Marcello.
Alla domanda su quanto il romanzo sia autobiografico, l’autrice ha risposto che certamente esso nasce da numerosi spunti reali, trasfigurati però dal processo onirico e da quello letterario.

«Ci sono molte parole che disorientano anche i cultori del lessico», è stato osservato, ed Erica ha spiegato «Mi servivano per creare un’ambientazione di altre epoche, per cui dovevo usare termini tecnici ad esempio di alcuni tipi di pavimentazioni, elementi architettonici; quindi sono stata un po’ obbligata e un po’ è un mio gusto morboso del vocabolario».

«Viottoli impervi, paure. Partendo dalle favole, il mito della foresta e del labirinto si ritrovano anche qui. Questa presenza di bivi, biforcazioni in un contesto naturale… che cosa c’è dietro a livello di simbologia?», ha chiesto il padre. «C’è il duplice significato di errare, che è appunto il vagare e il commettere uno sbaglio», ha spiegato l’autrice, leggendo un brano emblematico in cui si descrive una corsa catartica della protagonista nel bosco. «Elia deve liberarsi da un peso corporeo, la fisicità è un elemento cardine del romanzo e il bosco è lo scenario in cui la ragazza può espiare il suo peccato inconfessabile e ingestibile».

Un’altra domanda ha riguardato la scelta singolare del mezzo di trasporto, il carro. Erica lo ha situato a metà tra il suo amore per il carnevale e quello per le atmosfere ottocentesche, per gli scenari rudimentali. Una parte della discussione ha riguardato infine il ruolo del padre nell’opera, una riflessione sull’assenza. «Vi è una sorta di litania piuttosto comune che è quella dell’uomo sempre mancante», ha commentato Marcello. L’autrice ha ricordato che una delle chiavi di lettura del romanzo è la solitudine sentimentale, confermando tuttavia che in effetti l’assenza riguarda più figure, passando dall’uomo delle frequentazioni all’uomo padre.

Non sono mancati gli interventi dal pubblico. In uno di questi è stato chiesto se possa essere considerato un “libro-giullare”. «Assolutamente sì, nella mia mente lo è; il carnevale non l’ho descritto ma era sempre nel mio pensiero. Anche tutta questa presenza della fluidità della persona… Elia ad esempio indossa spesso abiti maschili per fuggire da determinate situazioni… Credo che lo stile cangiante della metamorfosi e del travestimento sia giullaresco, e io ci vedo una via di salvezza».

"Il senso non è fluido" è stato pubblicato da “L’Erudita” (marchio di “Giulio Perrone Editore”) a Roma, nel Marzo 2018.

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www.ilsensononefluido.it (sito in allestimento)