cultura

Città Etrusche, presentata la candidatura al patrimonio Unesco Spur

mercoledì 20 giugno 2018
Città Etrusche, presentata la candidatura al patrimonio Unesco Spur

La Sala dei Notari di Perugia ha fatto da cornice nel pomeriggio di martedì 19 giugno alla firma del protocollo d’intesa tra tutti i comuni partecipanti all'annunciato progetto di candidatura unitaria delle "Spur – Città etrusche" al patrimonio Unesco. Dopo la sottoscrizione, avvenuta il 24 gennaio 2017, del protocollo d’intesa tra i Comuni di Perugia ed Orvieto in qualità di soggetti capofila, arriva così anche il nuovo protocollo.

Alle firme del primo cittadino di Perugia Andrea Romizi e del sindaco di Orvieto Giuseppe Germani si sono aggiunte anche quelle del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, di Gian Filippo Santi, sindaco di Formello (Roma), di Paola Pellegrini, assessore alla cultura del Comune di Piombino e ancora il sindaco di Marzabotto (Bologna) Romano Franchi, il sindaco di Tarquinia Pietro Mencarini e il sindaco di Volterra Mauro Buselli.

Via libera dunque alla redazione del dossier di candidatura che sarà coordinata da Mario Torelli, per la direzione storica e archeologica, e da Paola Falini, per il coordinamento del gruppo di lavoro. Nell’ambito del progetto, Perugia si caratterizza per l’unicità della sua cinta muraria, Orvieto quale sede del santuario federale del Fanum Voltumnae, Marzabotto è esempio unico di città pianificata, Populonia (nel comune di Piombino) è esempio di città di produzione, Veio (Comune di Formello) è unica per le testimonianze relative al sacro, Gravisca (comune di Tarquinia) è il porto etrusco a noi meglio conosciuto, Volterra è nota per l’articolazione dell’acropoli, Arezzo-Castelsecco è esempio del complesso suburbano tempio-teatro.

"Il modello di città lo hanno inventato i greci, intorno al concetto di agorà – ha spiegato il professor Torelli - ma il loro era un modello debole. Gli etruschi vi hanno aggiunto un elemento fondamentale, quello religioso, che ha avuto la funzione di collante e che si ritrova, forte, nelle regole di costruzione delle città stesse, che poi i romani hanno fatto proprie. Per questo ho voluto incentrare il progetto di candidatura, perché ritengo che il concetto di città etrusca, con questa forte base ideologica sia indistruttibile e mi auguro che l’Unesco voglia proteggere questi concetti che sono alla base della nostra identità".

Secondo quanto previsto dal protocollo, il programma operativo della candidatura nella Tentative list Unesco proseguirà ora con quattro fasi:

1) definizione degli accordi fra le Istituzioni promotrici con nomina del gruppo di lavoro e raccolta dei documenti;

2) stesura del documento preliminare del dossier di candidatura, del format per la candidatura e del piano di gestione;

3) presentazione dei documenti elaborati agli organi competenti e redazione definitiva del dossier;

4) traduzione in francese o inglese dei documenti e consegna finale agli organi competenti.

Il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani ha definito l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità Unesco delle Spur "un risultato alla nostra portata, dal momento che gli Etruschi fanno parte della nostra cultura, della nostra identità e hanno una capacità di attrazione all’estero davvero sorprendente. Ora quello che conta è fare sinergia tra di noi e crederci". Dello stesso avviso anche tutti gli altri rappresentanti istituzionali.

Foto: Roberta Cotigni