cultura

Mancinelli gremito di studenti per "Ferite a Morte". Insieme per dire "No" al femminicidio

venerdì 23 marzo 2018
Mancinelli gremito di studenti per "Ferite a Morte". Insieme per dire "No" al femminicidio

Teatro Mancinelli gremito di studenti dell'Orvietano - ma non solo, vista la presenza di scuole di Viterbo giunte in pullman ad Orvieto - per l'annunciata matinée di "Ferite a Morte", lo spettacolo firmato da Serena Dandini, andata in scena venerdì 23 marzo. Sul palco, si sono alternate, dando vita a quelle donne che la vita l’hanno persa in modo violento per mano di un compagno, di un marito, di un fidanzato, di un padre, Lella Costa, Orsetta De Rossi e Rita Pelusio.

A loro e in collaborazione con la produzione dello spettacolo si sono aggiunte Marta Castelli, studentessa della Scuola Media "Luca Signorelli", e la docente Francesca Compagnucci con due letture che erano state preparate e provate poco prima che lo spettacolo andasse in scena. Insieme, per dire "No" al femmincidio e ad ogni forma di violenza sulle donne perché "nessun essere umano può o potrà mai essere oggetto di proprietà di un altro essere umano".

Stasera alle 21, la replica dello spettacolo che vedrà oltre alle tre protagoniste l’aggiunta di un’altra voce narrante individuata nella signora Claudia Vanoni dell’Associazione "L'Albero di Antonia", Centro antiviolenza sulle donne nato da qualche anno ad Orvieto.

"Un ringraziamento particolare - afferma Cristina Calcagni, consigliere dell'Associazione TeMa - alle tre protagoniste che hanno toccato le corde non solo della sottoscritta ma dei più presenti in sala, un ringraziamento alla dirigente scolastica Anna Rita Bellini per la sua disponibilità e collaborazione, un ringraziamento all’Albero di Antonia che in modo silenzioso opera sul nostro territorio fornendo un barlume di speranza a coloro che sono meno fortunate, ed infine un ringraziamento a Rita Provenzani che con me da due anni ormai cura i minimi dettagli per la riuscita della manifestazione".