cultura

Interventi antisismici sui beni culturali. Oltre 2 milioni di euro a Orvieto, più di 18 nella Tuscia

mercoledì 21 febbraio 2018
di Davide Pompei
Interventi antisismici sui beni culturali. Oltre 2 milioni di euro a Orvieto, più di 18 nella Tuscia

"Le risorse stanziate segnano un importante traguardo con il primo, grande piano di prevenzione del rischio sismico per i musei statali e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nazionale". Lo ha dichiarato martedì 20 febbraio il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini nell'apporre la firma al decreto di rimodulazione che stanzia 597.058.875 euro, ai sensi del comma 140. Si tratta di "fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutta Italia, che comprendono il più importante piano antisismico finora finanziato sul patrimonio museale statale, una serie di azioni per la riqualificazione delle periferie urbane e numerosi restauri di beni culturali segnalati dal territorio".

Un piano di investimenti - qui, l'elenco completo - quello appena approvato dal Comitato tecnico scientifico del Mibact, che attinge al Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese istituito dalla legge di bilancio 2017, risponde a una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori. Sul fronte della spendibilità, le risorse sono così ripartite: 103.558.000 euro per il 2017/2018, 118.500.000 per il 2019, 140.000.000 per il 2020, 175.000.000 per il 2021, 50.000.000 per il 2022.

L'importo medio è sotto il milione di euro. Dalle Mura Urbiche di Amelia (1.000.000), Narni (1.300.000) e Città di Castello (1.500.000) al Sacro Convento di Assisi (500.000), passando per la Galleria Nazionale dell'Umbria (4.500.000) e il Museo Archeologico Nazionale (3.000.000) a Perugia, oltre a 8.000.000 euro complessivi per Spoleto, 800.000 per l'Area Archeologica di Carsulae a Terni e 1.000.000 per il Complesso Monumentale di San Fortunato a Todi, in Umbria risultano finanziati una quindicina di interventi, tutti molti attesi, per un totale di 23.650.000 euro.

Tra questi, c'è anche il Duomo di Orvieto, destinatario di 750.000 euro per la riduzione delle vulnerabilità e il restauro (settore di intervento: prevenzione del rischio sismico). E poi l'Area Archeologica di Campo della Fiera, a cui vanno 500.000 euro per scavo e restauro (settore di intervento: edilizia pubblica – restauro e valorizzazione) e la Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo, che beneficerà di 800.000 euro per il miglioramento dell'accessibilità (settore di intervento: edilizia pubblica – eliminazione delle barriere architettoniche).

Nei 18.390.950 euro destinati alla Tuscia, gongola Civita di Bagnoregio, uno de "I Borghi più belli d'Italia" che ha ottenuto 497.500 euro per la verifica del rischio sismico, la riduzione della vulnerabilità e il restauro della Chiesa di San Donato (nella foto, al centro), di proprietà ecclesiastica. Imponente lo stanziamento a Caprarola dove Palazzo Farnese, complessivamente, si aggiudica 3.243.480 euro.

Bene anche Montefiascone, con la Chiesa della Madonna del Borgale a cui sono andati 634.000 euro e la Cattedrale di Santa Margherita dove la cifra, sempre per la prevenzione del rischio sismico, ammonta a 1.438.000 euro. Soddisfazione a Tarquinia per i 542.000 euro destinati agli stessi interventi per Palazzo Vipereschi e ancora a Tuscania per la Chiesa di San Pietro (484.000) e la Chiesa di Santa Maria Maggiore (515.000).

A Viterbo, infine, il Monastero di Santa Rosa beneficerà di 2.039.000 euro, il Santuario della Madonna della Quercia di 1.553.000 euro e, nella frazione di Bagnaia, il gioiellino di Villa Lante di 710.000 euro. Interventi, questi, che consentiranno di potenziare ulteriormente l’offerta turistica della provincia, facendola diventare sempre più una provincia d’arte e cultura consapevole della sua bellezza.

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