cultura

"Pensare il nostro tempo, contrastare la decadenza". Filosofia all'Unitre per capire il mondo

giovedì 11 gennaio 2018
di Davide Pompei
"Pensare il nostro tempo, contrastare la decadenza". Filosofia all'Unitre per capire il mondo

Cinque appuntamenti, ogni quindici giorni. Tasselli di un percorso possibile che offre un duplice invito: "Pensare il nostro tempo. Contrastare la decadenza". Propone "pensieri utili del pensare indispensabile in quanto inutile", il nuovo Corso di Filosofia in partenza al civico 17 di Piazza del Popolo, sede dell'Università delle Tre Età di Orvieto, considerato uno dei maggiori successi didattico-culturali ottenuti dall’associazione negli ultimi anni, che porta nuovamente in cattedra per l’Anno Accademico 2017/2018, il professor Franco Raimondo Barbabella, convinto com'è che la "filosofia resta una cura dell’anima tra le più efficaci".

Si inizia, allora, lunedì 15 gennaio alle 17.30 nella Sala Incontri "Maria Teresa Santoro" di Palazzo Simoncelli con un approfondimento sul tema "L'occhio del pensiero che vola sul mondo fisico. Il mistero del tempo". Lunedì 29 gennaio alle 17.30 focus su "L'occhio del pensiero che vola sul mondo degli uomini. La riscoperta novecentesca di Socrate: Calogero, Arendt, Foucault, Patocka". Doppio, l'appuntamento di lunedì 12 febbraio alle 17.30 con "Ripensare l'Umanesimo" e "Ripensare l'Etica", seguito lunedì 26 febbraio alle 17.30 da "Le virtù cardinali" e lunedì 12 marzo alle 17.30 da "L'etica del ribelle".

Scopo ultimo, quello di "riaffermare l’idea della nostra responsabilità di fronte al mondo". Per sottrarre alla retorica della generica e generalizzata decadenza quella paura che è insita nel cambiamento. Di qui l'urgenza di tornare ad esercitare il pensiero critico per capire meglio ciò che accade. "Ci allunga lo sguardo della mente ci fa vedere ciò che la complessità delle cose ci nasconde". Perché "il velo della realtà si può squarciare" e il comportamento – responsabile e nel contempo libero – trovato un ancoraggio convincente non può che trarne beneficio.

Ma cosa si intende, esattamente, per "Pensare indispensabile in quanto inutile"?
"È connaturato – spiega Barbabella – al pensare filosoficamente il disinteresse per il risultato immediato, per il raggiungimento di un qualche vantaggio pratico, insomma per qualche tangibile utilità. Proprio qui, però, sta la sua forza, ciò che lo rende indispensabile ad una vita vissuta con consapevolezza. Soprattutto oggi, in un’epoca in cui si cerca di ridurre le persone ad automi privi di capacità riflessiva, ciò che equivale alla libertà di fare ciò che altri decidono per conto nostro. Il pensiero inutile diventa così uno strumento di libertà e di responsabilità. In questo senso è indispensabile".

Quanto è importante, allora, educare i giovani al pensiero critico in una società – globale e locale – sempre più concentrata sulla rapidità dell’azione?
"Già, bene la rapidità dell’azione, ma senza una solida base culturale e soprattutto senza educazione, direi addestramento e abitudine, al pensare, l’azione diventa attivismo, un fare senza costrutto, una corsa in fondo insensata. Fermarsi a pensare non solo fa bene al proprio stile di vita, ma senza di questo non c’è un proprio stile di vita. Si tratta di scegliere".

Il percorso all’Unitre si integra con l’esperienza del Festival "Orvieto in Philosophia". Quale è la risposta di pubblici differenti?
"Penso che si tratti di attività complementari e perfettamente integrabili. Le Unitre sono occasioni di integrazione di per sé in quanto cercano di offrire occasioni culturali, formative e sociali, capaci di parlare ad un pubblico non più solo di anziani ma di persone diverse (anziane, mature, giovani) interessate ad essere o a restare aperte al mondo. Il festival Oiph si rivolge prevalentemente ai giovani delle classi terminali delle scuole superiori, ma in integrazione con i cittadini genericamente intesi, al fine sia di rendere percepibile il pensiero critico nelle sue espressioni più alte sia di mettere a frutto il ruolo naturale della città di essere soggetto che produce cultura. Mi pare che qui ci sia un incontro senza sforzo tra le diverse attività. E che l’incontro ci sia stato è, appunto, dimostrato dalla straordinaria risposta di pubblico sia nell’una che nell’altra iniziativa, devo dire più integrata nella seconda. Come d’altronde era naturale che avvenisse".

"Sin dal mio primo anno di presidenza Unitre – rilancia il presidente Riccardo Cambri, nel dirsi onorato di presentare il nuovo percorso di filosofia – ho fortemente voluto inserire nell’offerta didattica questa esperienza. Ero pienamente consapevole che la rara competenza del professor Barbabella avrebbe colto nel segno, ma non avrei mai immaginato l’incredibile portata del successo che le sue lezioni hanno ottenuto. È vero che nella nostra epoca le inquietudini dell’uomo hanno mosso nuovo interesse verso la filosofia ed il pensiero critico ma è altrettanto inconfutabile che il professor Barbabella ha saputo riproporre efficacemente quest’antica attività intellettuale, restituendole fascino e brillantezza".

Per ulteriori informazioni ed iscrizioni:
338.7323884 - uni3-orvieto@alice.it