cultura

Nuova luce (e qualche progetto) per la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi"

giovedì 11 gennaio 2018
di Davide Pompei
Nuova luce (e qualche progetto) per la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi"

Come una Ferrari, parcheggiata in garage. Rimasta chiusa per consentire i lavori di manutenzione straordinaria, ha riaperto ufficialmente i battenti al pubblico mercoledì 10 gennaio, la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto. Dopo aver rinnovato il lungo striscione verticale che funge da insegna esterna, gli annunciati interventi hanno riguardato la sostituzione dei punti luce ormai obsoleti della grande Sala dei Lettori.

Dalle lampade a sospensione installate nel 2008 su plafoniere a tubi fluorescenti che nel corso degli anni, specie per la sostituzione dei neon, ha comportato problemi e costi di manutenzione importanti dovuti alla notevole altezza del soffitto, si è passati ora a nuove soluzioni improntate al risparmio energetico. Il progetto è stato definito in collaborazione con i tecnici della ditta "I Guzzini", che già aveva fornito la precedente illuminazione, e l'Ufficio Patrimonio Storico Monumentale del Comune.

E consiste nell’installazione di una stringa di led su piastra in luogo dei tubi fluorescenti. "Soluzione – spiega l'assessore ai lavori pubblici Floriano Custolinoche mantiene gli stessi apparati illuminanti consentendo, però, di ottenere un risparmio sul consumo energetico, sulla manutenzione e maggiore resa illuminotecnica dell’ambiente. La piastra led, infatti, ha una potenza in linea con il flusso luminoso emesso dai tubi fluorescenti ma permette di avere una luminosità più puntuale e meno diffusa come in precedenza, quindi più funzionale alle esigenze dei lettori".

Sul fronte economico, i costi per la manutenzione ordinaria di sostituzione dei tubi fluorescenti – durata media, circa 8.000 ore – incidevano rispetto alla piastra a led, la cui durata, invece, è stimata in 35 anni, per un costo annuo di 330 euro e un risparmio energetico di 1.050 euro all’anno. L’investimento totale per la fornitura delle piastre led, il loro assemblaggio e montaggio è stato di oltre 10.700 euro finanziati con i proventi della spesa corrente del bilancio comunale. Si tratta di un primo intervento di efficientamento energetico degli stabili comunali che, compatibilmente con le risorse disponibili, verrà replicato con una programmazione più ampia riferita a tutti gli edifici di proprietà dell'ente.

Nessuna variazione, invece, all'orario di apertura ridotto rispetto alle reali potenzialità ma inevitabile visto l'esiguo numero del personale, coinvolto nell'inserimento e nella formazione dei volontari. A dispetto di una superficie complessiva di quasi 3000 metri quadrati, continuano infatti ad operare sotto organico solo sei dipendenti – alcuni prossimi al pensionamento – che cercano di far fronte a necessità e richieste sempre crescenti, senza la figura coordinante di un direttore, assente da più di sei anni. Ma con la voglia di continuare a realizzare progetti e trasformare in attività le pile di carta che affollano le scrivanie degli uffici nella struttura, a due passi dal Duomo, annessa alla Chiesa di San Francesco, anch'essa tristemente chiusa così come il vicino Palazzo Monaldeschi della Cervara.

Non c'è traccia ancora della più volte annunciata realizzazione del Caffè Letterario. "Rientra nel più ampio progetto di riorganizzazione dell'immobile – spiega al riguardo il sindaco Giuseppe Germanicon il coinvolgimento anche del Centro Studi Gianni Rodari e il completamento del secondo piano dell'edificio". In quei locali è previsto l'ingresso di altre attività così da abbassare i costi di gestione dell'intera struttura, che conserva un fondo storico di oltre 50.000 volumi, a cui si aggiungono gli oltre 35.000 presenti nella grande Sala dei Lettori, nella Sala Consultazione, nella Sezione Ragazzi – in quella meraviglia di legno e favole dove tutti i mercoledì e i giovedì, dalle 15 alle 18 riprendono le attività per i più piccoli – e gli oltre 2000 dvd dell'Area Multimediale, con un gioiello da 35 posti come la Sala Eufonica.

Garantita dal supporto dei volontari dell'Unitre, nell'ambito del progetto "Bibliotre: custodi di cultura tra arte e antiche carte", l'apertura della Sezione Storica e la Galleria Sovena. I dati, aggiornati fine novembre 2017, restituiscono la fotografia di una realtà che, nonostante tutto, ad oggi conta 6.550 iscritti con un incremento nelle iscrizioni di 330 unità e poi 16.531 presenze complessive, 6.753 prestiti, 751 servizi di prestiti interbibliotecari, 1.453 presenze in Sala Eufonica, 1.198 presenze in Biblioteca Ragazzi, 62 gruppi classi ospitati e per il patrimonio librario 910 acquisti già catalogati e 199 da catalogare, 1.093 doni catalogati, 1.931 volumi del "Fondo Speciale Manciati", trattato da personale esterno. La fascia d'età che più usufruisce degli spazi, quella compresa tra i 18 e 25 anni.