cultura

Lectio Magistralis di Gianrico Carofiglio su "La Ribellione della Bellezza"

sabato 16 dicembre 2017
di Davide Pompei
Lectio Magistralis di Gianrico Carofiglio su "La Ribellione della Bellezza"

"Cos’è un uomo in rivolta? Un uomo che dice no". Se lo chiedeva Albert Camus, a sottolineare l'esistenza di un limite oltre il quale non è possibile andare. "La bellezza senza dubbio non fa le rivoluzioni, ma viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno di lei". Come un mantra, se lo ripete ogni giorno Civita di Bagnoregio.

E lo sottoscrive anche uno scrittore, politico ed ex magistrato del calibro di Gianrico Carofiglio, in libreria da qualche settimana con il "commovente romanzo di scoperte e formazione" "Le Tre del Mattino" che non più tardi di giovedì 14 dicembre ha tenuto al WeGil di Roma – lo storico palazzo di Trastevere, al civico 4 di Largo Ascianghi, una lectio magistralis nell'ambito dell'iter per la candidatura del borgo laziale a Patrimonio Unesco dell’Umanità, promosso dalla Regione Lazio.

Proprio "La Ribellione della Bellezza", intesa come portato di innovazione e cambiamento che quest'ultima – categoria concettuale abusata, ma anche valore necessario per chi ambisce ad alzare la testa dalle miserie del quotidiano – è in grado di apportare, nell'uomo e nelle società, il tema al centro dell'iniziativa. Bellezza, dunque, come forza in grado di ispirare la consapevolezza, alla base di uno sviluppo turistico di qualità.

Presenti all'evento, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l'europarlamentare Silvia Costa e l'assessore regionale alla cultura Lidia Ravera, accanto a Francesco Bigiotti e Luca Profili, rispettivamente sindaco e vicesindaco del Comune di Bagnoregio. "Che la nostra piccola Civita e la sua bellezza possano ispirare riflessioni così intense, da parte di protagonisti di primo piano della cultura italiana – commenta il primo cittadino – è sicuramente un qualcosa che inorgoglisce me e con me tutti i bagnoresi.

La bellezza, di cui il nostro territorio è esempio unico nel mondo, è stata sicuramente ispirazione di quella consapevolezza che ci ha portato a lavorare e costruire le strategie di promozione turistiche che oggi fanno di noi un modello di interesse e studio. L'incontro con Carofiglio ha per noi un ulteriore valore speciale, quello di un iter che la Regione Lazio sta mettendo in essere per sostenere la candidatura di Civita e della Valle dei Calanchi a Patrimonio Unesco".

Ad oggi, sono 37.880 le firme – comprese quelle di intellettuali e politici – con cui si chiede di aiutare uno de "I Borghi più belli d'Italia" a difendersi dalle calamità naturali. "E oggi ha un estremo e urgente bisogno di manutenzione se non vogliamo privarci per sempre di una sentinella della nostra storia culturale.

Abbiamo scelto di puntare i riflettori su questo gioiello del paesaggio italiano, ma da soli non ce la possiamo fare. Ci rivolgiamo quindi all’Unesco per sostenere Civita, non come un luogo a se stante, ma come il fulcro d’un sistema di paesaggi". L'obiettivo è arrivare quanto prima alla soglia delle 50.000. È possibile firmare online la petizione "Salviamo Civita di Bagnoregio".