cultura

Monte Landro, dopo gli scavi continuano gli studi sui reperti

giovedì 14 dicembre 2017
Monte Landro, dopo gli scavi continuano gli studi sui reperti

In questi giorni alcuni studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia stanno conducendo un'importante attività di studio dei reperti archeologici ritrovati al Monte Landro nelle sei campagne di scavo che si sono susseguite sul territorio di San Lorenzo Nuovo, dal 2011 al 2016. Questa fase di studio rappresenta il proseguimento di quella svolta a luglio, che aveva permesso di analizzare circa un terzo dei reperti ritrovati e consentito di ottenere nuove informazioni sui materiali e sulla loro collocazione storica.

Tutte le informazioni acquisite saranno rese pubbliche attraverso un libro che è in fase di realizzazione e sarà presentato entro la fine del prossimo anno. Anche questa attività di studio, così come le sei campagne di scavo, è condotta dagli studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (una decina) guidati dal Prof. Adriano Maggiani, docente di Etruscologia e Archeologia Italica presso l’Ateneo veneto con la preziosa collaborazione degli appassionati del Gruppo Archeologico Turan.

Quello che, a partire dal 2011, è venuto alla luce sulla sommità dell’altura di Monte Landro è un tempio etrusco di pianta canonica, esistente già dal VII secolo a.c. ma frequentato anche dai romani ed in uso fino al II secolo d.c.; il tempio si trova nel punto più elevato dei Monti Volsini, a circa 585 metri slm, su un terrazzo in parte costruito e delimitato da muri di grandi pietre di origine lavica che racchiudono un ‘area sacra di m.29,90 x 47,65; è molto probabile che il Tempio abbia vissuto, nel corso della sua esistenza, diverse fasi storiche indipendenti e ben definite.