cultura

"Le radici umbre di Leonardo da Vinci". Il 30 settembre un grande evento nel Castello di Alviano

lunedì 11 settembre 2017
"Le radici umbre di Leonardo da Vinci". Il 30 settembre un grande evento nel Castello di Alviano

(Leonardo da Vinci, studio di ripartizione di un'ala, dal Codice Atlantico, f.858)

Reduce dalla consegna del Premio Rosone d'Argento per la Cultura e il Turismo conferitogli dall'Amministrazione Comunale di Lugnano in Teverina, lo storico dell'arte Luca Tomio continua a portare avanti la sua ricerca sulle orme di Leonardo da Vinci, focalizzando l'attenzione sulla presenza del Genio toscano nel cosiddetto "Cuore Verde d'Italia". Un lavoro che sarà presto al centro di un grande evento in una cornice particolarmente suggestiva come l'Atrio del Castello di Alviano, messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale di Alviano che con Tomio condivide la progettualità. A parlarne, è il diretto interessato.

Dunque le ricerche su Leonardo continuano e a breve sarai di nuovo in Umbria?

Sabato 23 e domenica 24 settembre sarò agli Archivi di Stato di Terni e Rieti, che un tempo faceva parte dell'Umbria. Oltre al sistema Velino-Marmore che funge da raccordo idrografico, l'intero contesto umbro-sabino è molto omogeno culturalmente fin dalle epoche preistoriche. Questa volta parleremo dei paesaggi che compaiono in molte opere di Leonardo da Vinci.

Come si sta muovendo la politica sul fronte della valorizzazione?
La notizia data dal Mibact di questi due incontri ha fatto il paio con un atto di indirizzo in cui il Consiglio Comunale di Terni, per voce dei consiglieri di Forza Italia, chiede a Sindaco e Assessore alla Cultura di dare maggiore risalto a queste scoperte, anche al fine dell'ottimizzazione dell'offerta turistica.

Leonardo e l'Umbria, cosa li lega?
Nel 1473 Leonardo ventunenne completa la sua iniziale formazione fiorentina tra l'Umbria e Roma: senza questo viaggio al seguito di Verrocchio non sarebbe mai diventato il caposcuola della "maniera moderna" come lo considera il Vasari. Trent'anni dopo vi è ritornato come ingegnere militare di Cesare Borgia.

Quali sono i caposaldi di questa riscoperta?
Nel 1473 cavalca tra Terni e Rieti, come attestano il disegno delle Marmore degli Uffizi e i paesaggi umbro-sabini in almeno due opere della bottega del Verrocchio conservate agli Uffizi e alla National Gallery di Londra. La ripresa dei paesaggi però non ha solo funzione artistica: Leonardo cavalca in territorio nemico...

E quando torna nel febbraio 1503?
In questo secondo caso la funzione militare è più esplicita. Seguendo gli appunti di un suo taccuino, da Siena va ad Assisi e ricongiundosi a Cesare Borgia, attraverso Alviano e Lugnano in Teverina giunge a Roma, dove si ritrova con l'amico Bramante: è in questo contesto che il progetto della Consolazione può essere arrivato a Todi.

Chi era dunque davvero Leonardo?
Come attesta lui stesso, una "creatura" dei Medici, di Lorenzo il Magnifico in particolare. Non è un caso che americani ci costruiscano sopra film e serie televisive molto romanzate. Il bello è che Leonardo ha attraversato la storia vera del suo tempo con un ruolo che davvero sfocia più volte nello spionaggio. Ha avuto davvero una vita molto avventurosa, da film, che noi italiani non siamo capaci di raccontare.

La ricerca si sta dunque sviluppando anche in ambito storico?
E' proprio con gli storici direttori dei più importanti Archivi del territorio che sto lavorando: con Elisabetta David a Terni, con Roberto Lorenzetti a Rieti e con Filippo Orsini a Todi. E sta anche emergendo una storia affascinante sul primo volo umano che coinvolge Leonardo, Giovan Battista Danti "il perugino volante", Bartolomeo d'Alviano e Giampaolo Baglioni. Per approfondire andrò a fare accurate ricerche nell'archivio storico della gentilissima famiglia Oddi Baglioni.

(foto di Antonella Giubbini)

Come ha avuto inizio la tua ricerca e che linee segue?
Tutto è nato agli Uffizi con il suggerimento di mio figlio sul Paesaggio delle Marmore e la Valle di Terni. La ricerca condotta con Cristina Acidini e a seguito delle conferme di Francesco Scoppola e Vittorio Sgarbi, e di storici appunto come Elisabetta David e Roberto Lorenzetti, ha aperto ad uno scenario nuovo sugli anni giovanili di Leonardo ancora tutto da sbrogliare, in cui, ti svelo un segreto, la geologia, condotta sotto la supervisione de La Sapienza di Roma, sta avendo un ruolo fondamentale, anche nell'identificare i paesaggi prealpini lombardi in opere come la Monna Lisa o la Sant'Anna.

La tua ipotesi in che modo cambierebbe l'idea che si ha di Leonardo?
Lo sai che gli americani considerano Leonardo alla stregua di Batman?! Non una figura storica ma, oserei dire, mitologica, e infatti ci costruiscono sopra prodotti del tutto inventati che però vendono in tutto il mondo. E noi?! Noi che stiamo ricostruendo la vera storia dovremmo stare a guardare?! Dagli americani dobbiamo imparare a raccontarla la storia e anche a venderla bene, anche in chiave turistica! anche perché la nostra è la storia vera, ed è molto più avvincente della fiction.

Pensi a qualcosa in particolare?
Penso che a noi non serve inventare niente. Nemmeno i set. Abbiamo gli scenari reali. Leonardo's Demonds prodotto per Sky è stato girato in Galles! nelle librerie di Londra si vende già un libro di Paul Strathen sul rapporto tra Borgia, Leonardo e Macchiavelli... noi italiani dobbiamo darci una svegliata! dobbiamo saper vendere meglio il nostro patrimonio artistico e storico, valorizzando non solo le opere nei musei ma anche i territori che ne sono protagonisti: è con questo intento che Eike Schmidt, il direttore degli Uffizi, aveva concesso a Terni l'utilizzo del famoso Paesaggio... peccato che giaccia inutilizzato in un casetto! non si possono sprecare occasioni così e poi lamentarsi che il turismo langue!

Cosa si può fare in Umbria?
E' mesi che sollecito la creazione di un percorso umbro sui passi di Leonardo ma finora non ho incontrato gli interlocutori giusti. L'altro giorno però ho visitato il castello di Bartolomeo d'Alviano insieme a Federico Bona Galvagno. Un fortilizio militare costruito a regola d'arte, "alla moderna", ma con un cortile interno elegantissimo, degno di Bramante. Sindaco e ViceSindaco mi hanno proposto di tenervi una conferenza sabato 30 settembre, ma visto il luogo tenterò di fare qualcosa di più suggestivo, di più coinvolgente.

(foto di Mario Proietti)