cultura

OrvietoVie, il museo multimediale per scoprire storia e ceramica

domenica 13 agosto 2017
OrvietoVie, il museo multimediale per scoprire storia e ceramica

Da un anno ha visto la luce, in piazza del popolo, il museo “Orvieto VIE”,un’imperdibile punto di partenza per immergersi e scoprire non solo i luoghi cardine dell’urbe ma soprattutto la tradizionale attività artigianale della ceramica orvietana. 

Il museo ha sviluppato un percorso interattivo che fornisce una guida orientativa della città attraverso l’uso del digitale, così da offrire subito un’idea generale delle caratteristiche e singolarità di Orvieto. 


La mostra, ideata da Emanuela Todini, in collaborazione con il Comune di Orvieto, si snoda lungo tre sale, ognuna delle quali tratta temi differenti: nella prima si parla di tutto ciò che è possibile visitare sulla rupe, dai monumenti, alle piazze che caratterizzano l’architettura e la storia di questa città, passando per l’eccellente enogastronomia, alla scoperta dei sapori tipici locali.



Procedendo col percorso è possibile ammirare il paesaggio circostante la Rupe, caratterizzato da numerosi siti archeologici, che costituiscono il tema di questa seconda fase della visita. Infine, nell’ultima sala è possibile ammirare un video riassuntivo delle tematiche dei locali precedenti, fornendo una visione globale dell’esposizione.


Tutto ciò è reso possibile grazie alla presenza di tablet, schermi e pannelli multimediali egiochi interattivi, affiancati da piastrelle, realizzate dai ceramisti orvietani come Ceramicarte, l’Arpia, Mastropaolo II, e i laboratori Vagnarelli e Velluti, per mantenere un dialogo tra innovazione e tradizione.Le ceramiche sono decorate con immagini e colori che identificano i singoli argomenti della mostra. 




Ma è importante pensare anche al futuro: la speranza dei curatori “è quella di promuovere una collaborazione con le scuole e le università, per far conoscere il museo non solo ai turisti, ma anche alla comunità, e di creare una collezione di ceramiche da poter visitare, così da rendere il museo un vero e proprio punto di partenza per la visita della città”.