cultura

"Porano...ti ricordi?". Risate e nostalgie per chiudere "Teatri...amo Summer 2017"

lunedì 7 agosto 2017
di Davide Pompei
"Porano...ti ricordi?". Risate e nostalgie per chiudere "Teatri...amo Summer 2017"

Il bar, la strada, l'osteria. Tre atti e una manciata di aneddoti esilaranti del tempo che fu per "Porano...ti ricordi?", lo spettacolo messo in scena domenica 6 agosto a Porano, nella popolare – e popolata! – cornice del Piazzone, che toponomastica vuole "Piazza Carlo Alberto", dalla Compagnia Teatrale "La Batreccola" guidata dalla vulcanica Felicita Farina, che ha calato il sipario sulla quinta edizione di "Teatri...amo Summer".

Lo ha fatto con "èViva Porano", manifestazione folkloristica e riuscita "operazione nostalgia" voluta da Comune, Pro Loco e Associazione per "ritrovare la poranesità attraverso le tradizioni". Perché "Porano ha ancora un cuore che batte forte". Oltre che uno stomaco, aperto da "Le sapore de' 'na vorta", la cena con antipasti rustici accompagnata dalla musica popolare di chitarre, e le foto in mostra con scene di civiltà contadina e personaggi di allora.

Tra giochi popolari e la sfilata di moda anni '50, '60, '70, protagonista ancora una volta il teatro amatoriale con due tranche di premiazioni. La giuria, presieduta da un maestro del dialetto come Gianni Marchesini, ha assegnato il Premio alla Miglior Partecipazione Maschile a Livio Ubaldi ("La Marroca" di Fastello) "per l'agile versatilità nel passare dal recitato a cantato senza uscire dalla parte e per aver saputo dare spessore attoriale ad un personaggio marginale della storia".

Migliore Partecipazione Femminile, quella di Anna Collavo ("L'Allegra Brigata" di Ficulle) "per aver saputo recitare con eleganza e sensualità mai volgare un ruolo insidioso senza cadere della trivialità". Attore Caratterista: Marco Avena ("Le Maceole" di Montecastrilli) "per aver mantenuto con costanza, moderazione e naturalezza il caratteristico tic del personaggio, riuscendo per giunta a farne un espediente espressivo".

Attrice Caratterista, invece, Elisa Graziani ("L’Allegra Brigata" di Ficulle) "per la naturale verve comica e la spontaneità nell’interpretazione del personaggio". Miglior Testo, neanche a dirlo, quello di Guglielmo Portarena, autore di "Prima Io", la commedia portata in scena dalla Compagnia delle Vigne di Sugano, che ha saputo imbastire "un testo drammatico di rilevante significato attraverso un racconto semplice, leggero e chiaro, dimostrando una notevole sapienza tecnica". Reputata "ottima, la costruzione dei dialoghi, preziosi e funzionali alla storia".

Naturalezza e spigliatezza della recitazione, ma anche cura della gestualità e dell’espressione vocale sono valse a Massimiliano Consalvi ("Le Maceole" di Montecastrilli) il Premio come Miglior Attore Non Protagonista. Stesso riconoscimento ma al Femminile per Stefania Ragone ("Compagnia delle Vigne" di Sugano) "per aver saputo dare spessore attoriale ad un personaggio dalla caratterizzazione forte e per l’ottimo utilizzo ritmico dei tic fisici e la costanza nel mantenimento della parte".

La Compagnia delle Vigne di Sugano si è aggiudicata anche il Premio Gradimento del Pubblico. Quello Speciale della Giuria, è andato invece a Piero Carsili ("Le Maceole" di Montecastrilli) "per la pregevole ricerca storico-culturale, la cura filologica tesa a rendere la concretezza della realtà contadina d’un tempo; in particolar modo si segnala l’attenzione posta alla gestualità, agli ambienti e all’espressione linguistica dei personaggi".

A Guglielmo Portarena anche il Premio per la Migliore Regia, "per l’apprezzabile organizzazione dei tempi e degli spazi scenici, per aver saputo donare una caratterizzazione interpretativa ad ogni personaggio, facendo emergere le potenzialità dei singoli attori e i risvolti tanto tragici quanto comici dei personaggi della storia" portata in scena dalla Compagnia delle Vigne.

Pioggia di applausi e Premio come Migliore Attore Protagonista a Moreno Giuggiarini ("La Marroca" di Fastello) "per l’ottima caratterizzazione della parte, il sapiente ricorso ai vari registri espressivi e all’uso impeccabile dei tempi e dei ritmi di scena". Ex-aequo, il podio rosa. Hanno, infatti, convinto sia la prova da attrice protagonista di Paola Ciucci ("Compagnia delle Vigne" di Sugano) "per l’ottima presenza scenica, l’uso degli spazi e dei tempi scenici, la caratterizzazione del personaggio e l’utilizzo dei vari registri della recitazione", che quella di Luigina Gallas ("L’Allegra Brigata" di Ficulle) "per l’eleganza, la moderazione e la naturalezza interpretativa, ritagliata alla perfezione per questo tipo di commedia".

"Per l’elevato livello generale degli attori e il loro affiatamento, per la cura posta nell’allestimento scenografico e nell’uso degli oggetti di scena e per essere riusciti ad esprimere le variegate sfumature del testo, alternando con eleganza i registri tragici e comici", il Premio Migliore Compagnia è andato, infine, alla Compagnia delle Vigne di Sugano, protagonista di un'edizione dove il protagonista è stato il pubblico. E il suo amore per il teatro sotto le stelle.