cultura

Agosto all'Albornoz. Tra Atomic Garden, Indiani d'America e gli anni '50 di "A Bouche Bée"

mercoledì 2 agosto 2017
di Davide Pompei
Agosto all'Albornoz. Tra Atomic Garden, Indiani d'America e gli anni '50 di "A Bouche Bée"

Nel desertico panorama di iniziative – ad eccezione di concerti e mostre, davvero poche le occasioni storicamente disponibili nell'estate del centro storico – i Giardini Comunali di Orvieto, in concomitanza con la festa patronale di Maria Assunta, tentano di invertire la tendenza e rifiorire come ideale location di continui eventi offrendo a una città, stanca e litigiosa, e a chi, ignaro e incantato, la visita, nuove opportunità di aggregazione.

Archiviato "Ludi alla Fortezza", nel mese più caldo dell'anno, l'Albornoz si appresta così ad ospitare nell'arco di dieci giorni, tre distinte manifestazioni a carattere ludico-culturale e ad ingresso rigorosamente gratuito, accorpate per questioni logistiche e organizzative sotto lo stesso cartellone, già svelato sui social e presentato formalmente martedì 1 agosto nella Sala delle Quattro Virtù del Comune, alla presenza degli organizzatori dei singoli eventi, del sindaco Giuseppe Germani e dell'assessore al turismo Andrea Vincenti.

Sede in cui è stato ribadito che "Agosto all'Albornoz" – questo il nome scelto per tenere a battesimo il neonato contenitore di appuntamenti, "ricco ed impegnativo, anche sul fronte della sicurezza per via della direttiva Gabrielli" – nasce dal tentativo "non facile" di collaborazione tra associazioni e realtà del territorio, tra cui Uisp e Protezione Civile, e in accordo con l'Amministrazione Comunale che ha concesso il patrocinio - e, da quest'anno, anche supporto economico destinato a crescere nel tempo - e che guarda all'Albornoz, in simbiosi con l'intera area di Piazza Cahen, in attesa di riqualificazione.

Sotto il cielo di San Lorenzo, giovedì 10 agosto, a partire dalle 17 si accende la seconda edizione di "Atomic Garden. I Giardini della Creatività", l'evento promosso dall'Associazione Culturale "Seven Marts". Dibattiti pomeridiani e intrattenimenti serali con "un programma musicale interessante che nasce dalla commistione di gruppi locali e nazionali". Al centro, salute, ambiente e territorio. E su tutto la creatività giovanile intesa come "espressione delle capacità artistiche e mentali delle generazioni tra i 18 e i 35 anni". "Preziosa", la collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico.

Fino a domenica 13 agosto, la Garden Area ospiterà mini conferenze ed incontri su temi come la comunità, il lavoro creativo, la permacultura, l’ecosostenibilità e nuove politiche sostenibili per il territorio, ma anche la riqualificazione urbana oltre all'esposizione di opere d'arte, live painting e progetti di street art e riuso di materiali, installazioni di tenso e filostrutture, arredamenti floreali e mercatini a chilometro zero. L'Atomic Area è, invece, la zona riservata a concerti serali e dj set. L'allestimento del giardino è parte integrante del progetto e si esprime in un’architettura floreale nella zona d’ingresso e nella parte superiore dedicata al ristoro, con area bambini e pic-nic pensati per accogliere un’ampia fetta di cittadinanza, incluse le famiglie e i bambini, ma anche i turisti.

Nell'attesa, un nuovo murale realizzato dall'artista Camilla Falsini ha portato il colore su un pilone in cemento ad Orvieto Scalo. "La Caduta del Diavolo", l'immagine rappresentata basandosi sulla leggenda secondo cui, a Parrano, il demonio sia caduto di sedere creando dei crepacci da dove sgorga acqua sulfurea. Si tratta delle venti grotte oggi note come "Tane del Diavolo". E sarebbe per questo motivo che il nome "Parrano", così come quello di altri paesi dell'Orvietano, ha questa terminazione.

Quattro tende originali per quattro giorni – da martedì 15 a venerdì 18 agosto, con orario 11.30-19 – ospitano la mostra storico documentaria sulla storia e l’origine dei nativi d’America, frutto di scambi museali e riproduzioni, che si completa con uno stand-museo di 10 metri e 60 oggetti artigianali. Ad "Indiani d'America", l'evento promosso dall'Associazione Culturale "Segnali di Fumo" presente dal 2001 sul territorio, e nelle scuole per sottolineare in chiave di cultura ecologica ed ambientale l'attualità del legame con la Madre Terra, non mancheranno libri, sapori e intrattenimento musicale e, giovedì 17 agosto a partire dalle 17 "Vivi un giorno da pellerossa", laboratori artigianali per cimentarsi nella produzione di archi e frecce, bracciali, collane.

Righe e pois, adagiati su ampie gonne a palloncino, giubbotti in pelle, dal bavero rialzato, invece, per "A Bouche Bée", il festival sulla cultura degli anni '50 promosso dal Collettivo Teatro Animazione Orvieto che lascia la cornice di Piazza del Popolo per vivere all'Albornoz la sua terza edizione. Prologo, venerdì 18 agosto alle 20.30, con la proiezione del film "American Graffiti".

La formula per assistere alla pellicola diretta da George Lucas nel 1973, anche quest'anno sarà quella del “cinematografo come una volta”, con sedia e plaid portati da casa, impreziosita però dal fascino del cestino da picnic per assistere – miracolo orvietano! – ad un film sotto le stelle. Nella mattinata di sabato 19 agosto, torna poi per le vie del centro storico la “Be Bop Bike”. In corso di definizione il percorso, facile, della sbiciclettata, vintage, organizzata da Asd "Tartaruga Xyz" e Ciclostile. Qui, il ritrovo alle 10.30 e il ristoro.

Alle 20, la festa alla Fortezza con gruppi musicali di genere fifties e dj set. "Ballo alla Rotonda" con Orchestra Moderna DJ Enzo, Les Cerveaux Maléfiques, Hot Nuts Mad, lo spettacolo di burlesque “Cat Burlesque”, Simone di Maggio Rockabilly Trio da Firenze. E ancora: il workshop di trucco e parrucco vintage e gadget alle coppie più originali. Dress code: 50’s and early 60’s, rock ‘n’ roll, pin up and teddy boy, where is Elvis and Buddy Holly? American Graffiti, Happy Days and Grease…Ma anche street food e bar e, immancabili, auto, moto e Vespe.