cultura

Associazione Pacini e Popolani, la distanza si riduce

venerdì 16 giugno 2017
Associazione Pacini e Popolani, la distanza si riduce

Si aggiunge, probabilmente, l’ultimo capito alla querelle epistolare che in questi giorni ha messo a confronto l’Associazione “Lea Pacini" e l’Associazione “Orvieto e Medioevo”, praticamente Corteo Storico e Corteo dei Popolani. Era stata l’associazione dei popolani a riversare, in una lettera, il disappunto per alcune decisioni sull’organizzazione della Processione del Corpus Domini e la conseguente collocazione dei cortei. La missiva, inviata all'Associazione "Lea Pacini" ha ricevuto la risposta di quest’ultima che chiarisce definitivamente (?) la questione.

Di seguito il testo della risposta dell'Associazione “Lea Pacini” all'Associazione “Orvieto e Medioevo”.


Gentilissima Signora,

a riscontro della pregiata Sua si comunica quanto segue.

Le modalità di svolgimento della processione, ha luogo in Orvieto nella domenica della festa del Corpus Domini, sono state definite in una riunione, delle varie componenti della stessa, convocata dalla Chiesa particolare alla fine del mese di aprile, salvo errori. In quell'occasione, la rappresentanza del Corteo dei Popolani era assente. Si è stabilito di mantenere l'assetto consolidato, con il Corteo dei Popolani collocato dopo le autorità civili. Si è anche stabilito, per evitare una processione esageratamente lunga, di limitare la partecipazione delle varie associazioni con una presenza “simbolica” delle stesse affidata a una rappresentanza limitata di iscritti.

Questo è quanto. In merito alle altre tematiche da Lei richiamate, quali il supposto “spezzamento tra i due cortei”, la presenza di riprese televisive in mondovisione, eventuali da Lei supposte “discriminazioni”, o scelte “indecorose”, si può soltanto dire che
a) in quella stessa riunione si è deciso di diminuire lo spazio fra il Corteo Storico e la Procesione religiosa;
b) non si è parlato di riprese in mondovisione;
c) né, tanto meno, di discriminazioni nei confronti di chicchessia o di scelte non decorose.

Ci si è concentrati sul tema a tutti i presenti prioritario: adoprarsi tutti insieme per rendere tale manifestazione cittadina – la più importante, si può senz'altro dire – sempre più bella.

Non è intenzione della scrivente Associazioni impartire lezioni di storia, ma la definizione da Lei evocata di “altra parte di Orvieto”, o di fumose rivendicazioni sociali erano del tutto estranee al Medioevo, e quindi alla Orvieto medievale, che l'Associazione da Lei presieduta promuove con soddisfazione. La Processione dello scorso anno, a cui Lei fa riferimento, non ha avuto luogo, per le note condizioni meteo avverse, quindi quanto programmato è stato, di fatto, annullato. Confidando di aver sciolto almeno alcune delle Sue perplessità, si inviano i più cordiali saluti.