cultura

Giù per il Pozzo del Casalino, alla Piramide di Bomarzo, sul ciglio del vulcano a Bolsena

mercoledì 12 aprile 2017
di Davide Pompei
Giù per il Pozzo del Casalino, alla Piramide di Bomarzo, sul ciglio del vulcano a Bolsena

Calarsi nelle viscere del centro storico, a 37 metri di profondità, lungo un'antica cisterna medievale. Promette un insolito punto di vista a chi è in cerca di luoghi nascosti, l'esperienza da vivere nel ponte di Pasqua a Città della Pieve. Se è vero che "l'esplorazione degli ipogei è nata in Umbria quarant'anni fa, con i ritrovamenti nel mondo senza sole che si estende sotto Todi, Orvieto, Narni e Amelia per poi dilagare" in tanti altri luoghi, la città dello zafferano e dell'arte del Perugino continua a rivelare sorprese. In fase di studio e sistemazione, il grandioso sotterraneo rivenuto in corrispondenza del Palazzo Comunale, più esteso di quanto fin qui si è creduto. Ma anche il Pozzo Romano del Casalino, in Via Pietro Vannucci, l'antico monumento pievese divenuto stemma araldico del I° Terziere Casalino, "noto ai più solo per la struttura architettonica esterna che emerge dalla pavimentazione".

Al di sotto della volta sommitale, si apre, infatti, una cisterna cilindrica in muratura pregiata di laterizio che raggiunge la vena di acqua sorgiva che la alimenta, recentemente riportata al suo antico splendore. I partecipanti saranno calati in tutta sicurezza lungo la gola, per poi percorrere un cunicolo che li condurrà all’uscita alla Fonte delle Cannelle. A 45 minuti da Orvieto, dove l'Umbria profuma già di Toscana, l'accoglienza è certificata dalla Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Lì dove, ha scritto di recente il National Geographic, "si ritrova il senso profondo dello stile di vita italiano…un luogo autentico, dove la gente vive ancora secondo la tradizione", tra le attrazioni che attendono i visitatori c'è anche il Museo Civico Diocesano, che conserva i reperti della Tomba Etrusca rinvenuta nel 2015 in Località San Donnino, oltre al mobile ligneo di sacrestia e al coro, oggetto di un recente restauro. Per ulteriori informazioni: 0578.298840 – info@cittadellapieve.org

La Tuscia, intanto, non resta a guardare e a chi è in cerca di proposte per il ponte festivo, suggerisce di trascorrere Pasqua e Pasquetta fra i misteri dei "suoi" Etruschi. Due, le visite guidate speciali promosse dall'Ufficio Turistico di Viterbo in collaborazione con l'associazione "Percorsi Etruschi". Scarpe da trekking e abbigliamento sportivo, nonostante la giornata festiva, domenica 16 aprile. Destinazione: Piramide di Bomarzo, "un monumento unico – sottolineano gli organizzatori – scavato in un enorme blocco di pietra sapientemente lavorato. Dalla forma tronca e dalle origini sconosciute. Un luogo magico, che si raggiunge attraverso un percorso ricco di mistero, che Elena Ronca svelerà in ogni dettaglio". Partenza alle 10.30 dal Bar-Ristorante "Il Quadrifoglio".

Lunedì 17 aprile, invece, la partenza è alle 10.30, di fronte alla Rocca Monaldeschi di Bolsena, alla volta del Lago vulcanico più grande d'Europa, passando per i caratteristici scorci del centro storico partendo dalle rovine della Volsini romana, poi il borgo medioevale, per finire sul lungolago e la sua suggestiva spiaggia nera. Per entrambe le visite guidate, il costo è di 12,50 euro a persona. Per i bambini sotto i 7 anni sono gratuite. La prenotazione è obbligatoria, entro le 19 del giorno antecedente la visita. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: 0761.226427 – info@visit.viterbo.it