cultura

Corso di Fotografia Naturalistica all'Oasi WWF Lago di Alviano

sabato 11 febbraio 2017
di Davide Pompei
Corso di Fotografia Naturalistica all'Oasi WWF Lago di Alviano

Concentra la propria attenzione sulla bellezza di fauna e flora selvatica, immerse nel proprio ambiente naturale. Invita a cogliere, in silenzio, istanti e movimenti. Praticata sia da professionisti documentaristi che da amatori, in ogni caso la fotografia naturalistica richiede buona dose di pazienza e pratica. Per ottenere buoni risultati è necessario conoscere sia l'ambiente naturale in cui si opera che le abitudini della fauna che lo abita, l'accortezza nel non influenzare l'ambiente con la propria presenza e il cercare o l'attendere gli eventi e gli istanti migliori per lo scatto.

Dietro alla sua divulgazione, c'è quella che viene chiamata etica. Che educa e sensibilizza a modelli di coscienza ecologica e responsabilità. Osservazione, tecniche di scatto, composizione, catalogazione, post-produzione e, appunta, etica, per tutti i livelli saranno le tematiche affrontate nel "Corso di Fotografia Naturalistica" promosso dall'Oasi WWF Lago di Alviano.

Quattro, le giornate in calendario – sabato 4 marzo, sabato 11 marzo, sabato 18 marzo e sabato 25 marzo – a cura di Claudio Cavalensi. I moduli del corso possono essere seguiti per intero oppure singolarmente, per chi ha già pratica con le tecniche di scatto e intende approfondire la propria conoscenza solo su alcuni aspetti. Alla teoria, si affianca anche una parte pratica collettiva che prevede sessioni di scatto nei 900 ettari su cui si estende l'area dell’oasi, fatta di ambienti tipici delle zone umide ad acqua dolce. Ovvero palude, stagno, acquitrini, marcita e bosco igrofilo, tra i più estesi dell'Italia centrale.

Nata nel 1990, l'Oasi WWF Lago di Alviano ospita una moltitudine di uccelli tra cui il tarabusino e l'airone bianco maggiore, il cavaliere d'Italia e il falco pescatore. E poi pesci gatto, carpe, il tritone crestato e la rana dalmatina. Scattare foto significa, dunque, anche osservare con maggiore attenzione con la stessa curiosità che muove i binocoli del birdwatcher. Per questo è prevista, dopo aver scattato è prevista anche l'analisi e il confronto rispetto ai risultati ottenuti. Obiettivo dichiarato, trasmettere il valore della conoscenza, del rispetto e dell’etica in un complicato genere fotografico che, più di altri, coglie l'essenza di essere vivente nel suo habitat naturale e quotidiano. "È solo dalla consapevolezza che non si deve mai ledere la libertà del soggetto da fotografare - suggeriscono dall'Oasi - che si otterranno i migliori scatti".

Per ulteriori informazioni e iscrizioni:
lagodialviano@wwf.it – 333.7576283