cultura

Da abbandonate a turistiche, nuova vita per le linee ferroviarie in disuso

martedì 31 gennaio 2017
di Davide Pompei
Da abbandonate a turistiche, nuova vita per le linee ferroviarie in disuso

Senza traffico e/è parzialmente disarmata. Progettata per collegare le Acciaierie di Terni con il Porto di Civitavecchia, la sua costruzione iniziò nel 1921. Otto anni dopo, l'apertura al traffico. Tra cancelli, frane e vegetazione che ostruiscono il passaggio, ad oggi, sono meno di 10 su oltre 85, i chilometri percorribili dai treni lungo la Linea Ferroviaria Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte. Una storia d'altri tempi come tante, la sua, nell'Italia delle rotaie che insegue ma non persegue la velocità.

Ora che a sbuffare non sono più romantiche locomotive a vapore ma un esercito di studenti e lavoratori in perenne ritardo, la memoria è affidata a realtà come "Ferrovie Abbandonate", che censisce linee chiuse al transito o incompiute, e "Ferrovie Turistiche Italiane", associazione di volontariato per la promozione della cultura ferroviaria attraverso l'organizzazione di viaggi con treni storici e turistici su linee dismesse e non solo. Tra le iniziative in arrivo, a marzo, anche la "Giornata Nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate".

A "Le più belle ferrovie secondarie d'Italia. Il Centro-Nord" è dedicato, poi, il libro curato da Diego Vaschetto per Edizioni del Capricorno. In 208 pagine sono documentati i più suggestivi tracciati ancora percorribili, ferrovie spettacolari che grazie a ponti, viadotti e gallerie si spingono nel cuore, spesso impervio, del Paese e che dalla fine dell'800 alla metà del secolo scorso hanno servito capillarmente la provincia italiana.

Guarda allo stato del presente ma soprattutto alle potenzialità del futuro, il convegno "La Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte. Aspetti di sviluppo" in programma per venerdì 3 febbraio alle 16 al Museo Civico "Marco Scacchi" di Gallese. A farsene promotori, il Comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia in collaborazione con i Comuni interessati dalla cosiddetta Ferrovia dei Due Mari "Civitavecchia-Orte-Ancona" e un nutrito cartello di associazioni culturali, ambientaliste, turistiche insieme a organizzazioni sindacali, consumatori e pendolari.

In attesa di ulteriori adesioni, hanno già assicurato la loro partecipazione oltre a sindaci e rappresentanti istituzionali del Centro Italia interessati alla ferrovia – su tutti, quelli del Viterbese – i consiglieri regionali di Lazio, Umbria e Marche, deputati e senatori della Repubblica, membri del Governo nazionale e ancora urbanisti e personalità provenienti dal mondo dell'associazionismo e della cultura. L'incontro si tiene all'indomani della conclusione dell'esame del Disegno di Legge C. 1178, avvenuta a dicembre 2016, da parte della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, relativo alle "Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico", che inserisce la Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte tra le linee ferroviarie turistiche nazionali.

Diciotto, in tutta Italia i progetti approvati, per 1.300 chilometri complessivi da tempo sottratti al trasporto ordinario, dove si tornerà a viaggiare a basse velocità (30/50 chilometri orari), spesso con locomotori a vapore, attraversando ampie porzioni di territorio. Della linea fa parte anche il tratto di ferrovia di Ronciglione, con l'ardito ponte in ferro ad arco che varca la vallata in cui scorre il Rio Vicano. Nei pressi, la targa commemorativa apposta dal Comune nel 1994, ricorda il centenario della ferrovia e invita alla realizzazione dell'antico progetto "di una trasversale dei Due Mari, a suo tempo ideata per vincere l'isolamento ferroviario del Viterbese".

"È un privilegio - commenta oggi il primo cittadino, Alessandro Giovagnoli - essere riconosciuti tra i pochi progetti in Italia per la bellezza e la storia della nostra ferrovia, nota a tutti anche per esser stata set cinematografico di tanti film. Compresa la stazione della pellicola Premio Oscar 'La vita è bella", qui girata nel 1997 da Roberto Benigni". Oltre alla riattivazione della linea per scopi turistici, potranno essere istituiti progetti culturali, con il supporto di associazioni ed organizzazioni di volontariato.

Già in programma per domenica 26 febbraio un viaggio a bordo di un treno d'epoca a vapore da Roma a Capranica e trasferimento in bus a Ronciglione, per il Carnevale Storico, tra i più fastosi della Provincia di Viterbo. L'evento è organizzato dall'Associazione "Terra Tua. Natura e Spirito in Etruria e nel Mondo" in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di Ronciglione, il Comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia, l'Associazione "Tuscia in Treno" e la Fondazione FS Italiane. Per i dettagli organizzativi: 333.6769369 - informazioni@terratua.it

"Con il convegno – afferma, intanto, il presidente del Comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia, Raimondo Chiricozzisi vorrebbe ridare centralità alla creazione di posti di lavoro e a una migliore qualità della vita. Con lo sguardo attento al territorio e a ciò che offre, emerge netta la necessità di chiedere il suo riequilibrio, enormemente sbilanciato nei confronti della Capitale metropolitana. E, quindi, mettere in atto iniziative anche legislative per la creazione dell'Area Tuscia-Etruria-Umbria di cui faccia parte il Viterbese, la parte alta della provincia di Roma con Civitavecchia e il suo Porto, Grosseto, Rieti e l'Umbria con Terni, Orvieto, Perugia.

Alcune iniziative prese negli ultimi tempi vanno verso questa ipotesi. La creazione del Distretto Turistico dell'Etruria Meridionale, l'alleanza tra territori Civiter (Civitavecchia-Viterbo-Terni-Rieti), vanno accompagnate dalla progettazione di un'area che crei occupazione in loco, nel Centro Italia e con le infrastrutture necessarie. Diversamente, rischiano di rimanere asfittiche e non propulsive di sviluppo". Di binari morti, ce ne sono (stati) fin troppi.

Per ulteriori informazioni:
Comitato per la riapertura della Ferrovia Civitavecchia-Capranica/Sutri-Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia
0761.652027 – 368.3065221 – comitato.civitavecchia.orte@gmail.com – Via Resistenza, 3 - 01037 Ronciglione (VT)