cultura

Concerti, mostre e degustazioni, aspettando l'edizione 2016 del Corteo Storico

mercoledì 25 maggio 2016
di Davide Pompei
Concerti, mostre e degustazioni, aspettando l'edizione 2016 del Corteo Storico

Mandata in archivio la quarta edizione di "Orvieto in Fiore", dopo il Corteo delle Dame sfilato nel pomeriggio di Pentecoste, l'attesa ora si sposta tutta sull'edizione 2016 del Corteo Storico in programma per la mattina di domenica 29 maggio. Lo ricordano gli stendardi dell'associazione "Lea Pacini" tornati finalmente a impreziosire il Palazzo del Capitano del Popolo e, al completo, il crocicchio della Torre del Moro. A scandire la vigilia della solenne parata del Corpus Domini, anche quest'anno, una serie di appuntamenti.

Dopo "Musica dentro l'Immagine", l'applaudita esibizione di lunedì 23 maggio nell'Atrio del Palazzo di Sette, l'Ensemble Orvietarmonico – costituitasi nel 2010 per diffondere la conoscenza del repertorio cameristico e operistico e dal 2015 impegnata in un lavoro di riscoperta e proposta di opere inedite di compositori locali – mercoledì 25 maggio alle 21 porta le note di Vivaldi, Pergolesi, Telemann e Corelli in Duomo, nella Cappella di San Brizio.

"Nel gruppo confluiscono le esperienze delle maggiori realtà musicali italiane. Se da un lato, il lavoro è quello di riproporre le pagine più significative della musica, dall'altro mira alla riscoperta dei musica inedita sia sacra che profana". Spazio, allora, ai violini di Dino Graziani e Cecilia Rossi, alla viola di Luigi Capini, al violoncello di Giuseppe Dolci. E ancora: Graziano Brufano e Lorenzo Calvanelli (contrabbassi), Rita Graziani (flauto), Leonardo Gialletti (cembalo). Nel concerto in Duomo, al clavicembalo, il Maestro Riccardo Cambri.

"Alla festa leggiadra. Ballate, madrigali e danze all'epoca di Boccaccio" è la proposta che arriva invece per venerdì 27 maggio. In programma "una selezione della produzione musicale del '300 italiano, riferita ai momenti conviviali del cantare e del danzare, così come la descrive Giovanni Boccaccio nel suo Decameron. Musiche interpretate nel brillante stile dei giullari, che animarono le feste della ricca e vivace società trecentesca italiana, o dei poeti-musicisti, che si cimentarono nel creare ballate, magari improvvisando a braccio, nei convivi e nei giardini d'amore". L'appuntamento è alle 20, con il Chiostro di San Giovanni a far da cornice al convivio curato dagli allievi del Centro Servizi Formativi e alle 21 alla musica medievale targata "Ensemble Micrologus".

E poi le mostre fotografiche: "Il Corteo dentro l'Immagine", allestita al primo piano del Palazzo dei Sette e visitabile ad ingresso gratuito dalle 10 alle 20 ancora fino a giovedì 2 giugno, a cui come anticipato, da lunedì 23 maggio si sono aggiunti anche gli scatti, più recenti ma non meno suggestivi, realizzati dall'Associazione Fotoamaorvieto che hanno trovato posto nell'Atrio del Palazzo dei Sette. Oltre a permettere un tuffo nel passato, gli allestimenti costituiscono anche un'ottima occasione per sottoscrivere la tessera e sostenere l'attività dell'associazione.

Oltre al materiale promozionale, disponibile su cartoncino il manifesto realizzato da Renzo Orsini. Se come emblema del Corteo delle Dame 2016 è stato selezionato lo scatto di Andrea Caporali, è Maria Giulia La Rosa l'autrice della foto che immortala i vessilli delle corporazioni scelta come locandina di quella che viene considerata la 65esima edizione del Corteo Storico, sia per i colori brillanti che coerentemente alla volontà di valorizzare il colpo d'occhio che quella parte di sfilata regala all'osservatore.