cultura

Emanuele Carelli presenta la raccolta di poesie "Celeste come i cieli"

giovedì 18 febbraio 2016
Emanuele Carelli presenta la raccolta di poesie "Celeste come i cieli"

Componimenti caratterizzati dalla profonda e salda fede che sorregge l’autore, le cui fonti di ispirazione sono i principi universali fondati sulla spiritualità cristiana più pura. E’ questo il filo rosso che lega i due appuntamenti che, in due sabati successivi, vedono Emanuele Carelli presentare il suo volume “Celeste come i Cieli” (ed. Accademia Barbanera), una raccolta di 22 poesie la cui metrica è ispirata alla rima incatenata delle terzine dantesche: ogni Dedica è preceduta da una parte introduttiva e tutte hanno un filo conduttore, la figura di Maria di Nazareth.

Il primo dei due eventi è in programma sabato 20 febbraio, alle 17, a Montefiascone, presso il “Seminario Barbarigo” (sala del Settecento); l’altro è in calendario sabato 27 febbraio, a Bagnoregio, sempre alle 17, presso l’auditorium “Taborra”. Oltre all’autore, in entrambe le occasioni saranno presenti Nevino Barbanera, presidente dell’omonima accademia, Giuseppe Rescifina, giornalista, don Roberto Fabiani, parroco di Marta, don Luca Fratini, parroco di Civitella D’Agliano. Nel corso degli eventi Roberto Cerboneschi leggerà brani tratti dal volume, mentre Serenella Fanelli proporrà intermezzi musicali al violino. L’appuntamento di Bagnoregio sarà introdotto dal sindaco, Francesco Bigiotti.

Emanuele Carelli è un giovane uomo originario di Capodimonte che da anni vive a Vetriolo, vivace frazione di Bagnoregio. Nella vita ha scelto con convinzione di dedicarsi agli altri, come operatore socio-sanitario in una struttura riabilitativa che ospita in gran parte ragazzi con handicap. Tra le sue passioni c’è la musica e la poesia, ed è seguendo questa seconda vena che, dopo alcune esperienze collettive, ha dato alle stampe la sua prima raccolta di poesie. In “Celeste come i Cieli” attraverso gli occhi della Vergine filtra la vita del Cristo; attraverso la penna di Emanuele filtrano le suggestioni soggettive di un uomo immerso nel mistero del divino.

“Forse la poesia è il rispondere un innamorato grazie alla vita – scrive Carelli in conclusione della prefazione del libro -. Allora non trovo varco migliore di questo per accompagnare le mie emozioni al cospetto di Maria, poiché sublimi sono le rappresentazioni, ma incomplete al mio tocco. Farò miei alcuni versi del Novalis “Ti vedo su mille immagini, Maria, raffigurata con tratti amabili; eppure nessun è riuscito a dipingerti come ti vede l’anima mia”.