cultura

Medicina, arte e grafica nella figura del grande anatomista Girolamo Fabrizi l'Acquapendente

lunedì 15 febbraio 2016
Medicina, arte e grafica nella figura del grande anatomista Girolamo Fabrizi l'Acquapendente

La figura di “Girolamo Fabrizi l’Acquapendente” è stata al centro dell'annunciata conferenza che si è tenuta sabato 13 febbraio, presso la Biblioteca Comunale di Acquapendente. L’iniziativa ha riscosso molto successo con la presenza di un nutrito pubblico di spettatori, interessati ad ascoltare notizie, particolari e curiosità sulla vita e sul lavoro di Girolamo Fabrizi. Il Sindaco di Acquapendente Alberto Bambini ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di questa conferenza che rientra nel calendario di appuntamenti previsti per celebrare l’850° anniversario del miracolo della Madonna del Fiore, e ringraziando i relatori per la disponibilità dimostrata a fornire la propria professionalità per approfondire un argomento significativo per la comunità aquesiana.

Dopo i saluti del Sindaco è intervenuto il Parroco Don Enrico Castauro che si è unito al primo cittadino nel ringraziare i presenti per la partecipazione numerosa all’iniziativa, ricordando anche una precedente conferenza sempre su Fabrizi tenuta dal Dott. Francesco Rollo. È seguito l’intervento dell’Architetto Renzo Chiovelli su “Architetture per la chirurgia. Girolamo Fabrizi e i teatri anatomici stabili”, che ha ripercorso dal punto di vista artistico la paternità attribuita al Fabrizi proprio dei teatri anatomici. La conferenza è entrata nel vivo con l’intervento della Dott.ssa Maria Beatrice Rigobello Autizi di Padova, critica d’arte e studiosa di G. Fabrici, su “Uno scienziato due città: Acquapendente – Padova” che ha messo in luce gli aspetti meno conosciuti della carriera universitaria di Girolamo Fabrizi, i suoi legami con altrettanti personaggi illustri della scienza di quegli anni, come Galileo Galilei, e le tracce storiche che i suoi lavori hanno lasciato nel mondo della medicina.

Il Dott. Renzo Sani ha parlato poi di “Chirurgiae Instrumenta”: partendo dallo studio della chirurgia all’epoca del Fabrizi e descrivendo alcune strane operazioni da lui eseguite e gli strumenti utilizzati, è arrivato alla descrizione di interventi notevolmente attuali o ancora in uso. Infine, il pubblico ha potuto ascoltare l’intervento di Cesare Goretti su “Anatomia e arte visiva: dalle Tabulae Anatomicae di Fabrizi al ‘digital muscle system’” circa il rapporto intrinseco tra arte e anatomia nello studio e nella rappresentazione della figura umana e degli animali intrapreso con modalità scientifica nei secoli XV-XVI e mai sospeso, tantomeno ai giorni nostri.

All’interno della discussione sono stati evidenziati i rapporti di Leonardo da Vinci con quella che lui chiama “notomia” e l’utilizzo che ogni artista ne dovrebbe fare nella continua ricerca della rappresentazione della figura umana, intendendo anche i riferimenti al moto e quindi a quella che sarà successivamente chiamata anatomia fisiologica. Il relatore ha poi evidenziato l’importanza dell’idea rivoluzionaria di Girolamo Fabrizi l’Acquapendente nel far eseguire per la prima volta nella storia delle tavole anatomiche dipinte, utilizzando probabilmente uno o più artisti della cerchia veneta operanti tra la fine del 1500 e i primi anni del 1600. La relazione entra nel vivo con la visualizzazione a vari livelli di ingrandimento delle tabulae anatomicae per far capire il livello di dettaglio e di realismo che presentano, in particolare quelle relative allo studio dei muscoli.

Da qui il passaggio allo studio della figura operata da Caravaggio, interprete definitivo della rappresentazione dell’anatomia umana in molteplici soggetti. L’intervento di Goretti termina con quello che è lo stato dell’arte nella rappresentazione della figura umana nel contesto delle nuove tecnologie digitali 3d, proprio attraverso la ricostruzione dei muscoli e dei loro movimenti nell’ambito dell’animazione tridimensionale e della simulazione che interessano gli ambiti del cinema, della pubblicità, dell’arte elettronica e della ricerca anatomica moderna. Un intervento basato sulla comunicazione visiva, proprio come la intendevano gli anatomisti rinascimentali, utilizzare il disegno e la pittura (in quel periodo non era ancora nata la fotografia) per fermare con vere e proprie opere d’arte il frutto della ricerca anatomica e favorirne la divulgazione. L’Amministrazione Comunale ringrazia i relatori per il prezioso contributo offerto e Giancarlo Fastelli per aver accolto i presenti all’ingresso nei panni di Girolamo Fabrizi.