cultura

Alla Galleria Falzacappa Benci volano dischi…in vinile. Le ragioni di una mancata sconfitta

mercoledì 29 luglio 2015
Alla Galleria Falzacappa Benci volano dischi…in vinile. Le ragioni di una mancata sconfitta

Erano gli oramai lontani anni ottanta, non c’era ancora il cellulare, e tanto meno lo smarthphone, ma ad oriente albeggiava un qualcosa che musicalmente parlando sembrava dovesse rivoluzionare l’ascolto della musica: il compact disc o cd. Pubblicizzato allora come l’erede che avrebbe definitivamente smantellato la gloriosa carriera del disco in vinile, ed avrebbe materializzato l’idea di inserire molti dati e molta musica su un supporto incredibilmente piccolo ed affidabile, passati gli anni, possiamo sicuramente dire che tali previsioni si sono avverate solo in parte .

Infatti, a ben vedere, il percorso della creazione di supporti multimediali sempre più piccoli con capacità di memoria sempre più elevate allora iniziato, si è velocemente evoluto (il cd oramai è quasi preistoria),ma la carriera del vinile o LP ,come veniva allora presentato, si è tutt’altro che conclusa. Dopo i facili entusiasmi del momento, purtroppo sul cd sono cominciati a cadere da subito gli strali di super tecnici e super esperti che già allora ponevano seri dubbi sulla pretesa superiorità del disco specchiato ,tanto che, appunto in pieno successo, lo stesso veniva già affiancato da laser disc e quant’altro nasceva più avanti dalle supersoniche e fervide menti dei produttori della silicon valley.

Al vinile l’onore del presunto sconfitto che, come Gandalf il grigio nella saga degli Anelli cade penosamente nel burrone di fuoco ma riappare in bianche vesti ancora più imponente, così il 33 giri dalla presunta fine acquisisce gloria e si nobilita. Eh si, dal momento che oggi, seppur la musica si scarica a pagamento regolarmente dalla rete, non c’è grande popstar che non voglia l’esordio del proprio nuovo progetto musicale accompagnata anche dal vecchio vinile ,in edizione magari limitata e per veri musicofili di lungo corso.

Se avete vecchi dischi in soffitta spolverateli e portateli alla G.F.B. dove da sabato 1 a domenica 9 agosto potrete vedere, toccare, ed ascoltare la storia della musica, e capire, appunto, le ragioni di una mancata sconfitta, visitando la seconda edizione della esposizione di vecchi, ma assolutamente ancora vivi, 78, 33 , e 45 giri tratti dalla collezione privata di Massimo Collalti, un non più giovane musicofilo incallito, sicuramente un po’ recalcitrante alle novità, che in veste di produttore ed organizzatore della mostra, ci farà rivivere momenti gloriosi della ns storia a sette note. Se avete più di 40 anni la presenza è obbligatoria. Un po’ di malinconia pure.

Info: Massimo (334.1806595), Giulio (329.1644501)