cultura

Nuovi scavi nell'area archeologica della Necropoli del Crocifisso del Tufo

sabato 30 maggio 2015
Nuovi scavi nell'area archeologica della Necropoli del Crocifisso del Tufo

Nell'anno degli Etruschi, il Ministero autorizza il Comune ad effettuare gli scavi nell'area archeologica della Necropoli del Crocifisso del Tufo. Si tratta di una concessione triennale, ottenuta attraverso la Soprintendenza, in un'area dall'eccezionale importanza storica e culturale, non solo per la città di Orvieto ma per l'intero mondo dell'archeologia.

La campagna sarà effettuata sotto la direzione di Claudio Bizzarri, direttore del Parco archeologico ambientale dell'Orvietano e gli scavi non comporteranno alcun esborso di carattere finanziario da parte del Comune. Avverranno, infatti, anche con la collaborazione dell’Institute for Mediterranean Archeology e di università straniere che supporteranno la direzione scientifica mettendo a disposizione i propri studenti per l’esecuzione delle attività di scavo. Il sostegno tecnico-economico dell'iniziativa è garantito, invece, dal trust di scopo “Sostratos” di Firenze, che dal 2008 è impegnato nel finanziamento di attività di ricerca scientifica in campo archeologico in collaborazione con istituzioni pubbliche.

Tra le altre, c'è anche la campagna di scavi tenutasi recentemente nell’area archeologica etrusca di Tarquinia. Rispecchiando così il concetto di “mecenatismo” presente nelle “Norme tecniche e linee guida in materia di sponsorizzazioni di beni culturali e di fattispecie analoghe e collegate” emanate dal Ministero per i beni e le attività culturali.

“Il Comune – afferma l'assessore alla cultura Vincenzina Anna Maria Martino – è interessato a riprendere le attività di ricerca all’interno della Necropoli, dal momento che ciò che è emerso finora nel corso delle precedenti ricerche è di eccezionale valenza storica ed archeologica. Riprendendo l’attività di scavo, dove si potrebbero acquisire nuovi elementi per la comprensione dello sviluppo della città etrusca di Velzna, il Comune di Orvieto per la prima volta si fa direttamente promotore insieme al Ministero, di un’azione di implementazione e valorizzazione del proprio patrimonio, seguendo gli obiettivi per i quali era nato il Paao e contribuendo così alla valorizzazione del patrimonio artistico della città”.