cultura

"Corpus Domini La Festa". Orvieto pronta a vivere il suo "Miracolo di Bellezza"

giovedì 23 aprile 2015
di Davide Pompei
"Corpus Domini La Festa". Orvieto pronta a vivere il suo "Miracolo di Bellezza"

Dai percorsi oscuri della città sotterranea fino alle guglie del Duomo, in una possente spinta che parte dal sottosuolo e si eleva fino alla luce delle vette celesti. Per far ri-scoprire a Orvieto, sospesa e protesa tra cielo e terra, la sua naturale vocazione identitaria. E metterla in condivisione con il resto del mondo, attraverso un progetto multidisciplinare che lega le suggestioni del mistero alla chiassosa fastosità delle feste di piazza. Sfida ambiziosa ma non impossibile, quella che si prefigge "La Città del Corpus Domini".

Nato in occasione del biennio giubilare, quest'anno, l'evento assume le sembianze estese di un vero e proprio festival della spiritualità che va sotto il nome di "Orvieto 2015: Miracolo di Bellezza Corpus Domini La Festa". E racchiude nei concetti di grazia e bellezza, della spiritualità che è nelle cose, il senso della terza – nuova – edizione, simbolicamente legata al Concerto di Pasqua tenuto in Duomo da Zubin Mehta, lanciata già a livello nazionale a Roma e presentata ufficialmente a Palazzo Coelli martedì 21 aprile.

"Attraverso la Oacs, società strumentale dell'ente, e grazie al contributo della Banca Popolare di Bari – ha sottolineato Vincenzo Fumi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto – anche quest'anno abbiamo deciso di rinnovare il nostro sostegno per il forte impatto e la forza di aggregazione sociale e cittadina di cui il territorio necessita e che questo progetto ben interpreta".

"Un tassello – ha aggiunto il sindaco di Orvieto Giuseppe Germanidi quel calendario unico di eventi sul quale stiamo lavorando, tentando di incrociare la sintonia di più soggetti e di tutte quelle realtà cittadine che contribuiscono a mantenere alto il livello culturale della città. L'obiettivo è creare le condizioni per tradurre tante buone intenzioni in momenti che siano realmente attrattivi per il turismo".

"Tutto ciò – ha osservato Maurizio Panici, direttore artistico dell'evento – dà atto di una visione complessiva di una città meravigliosa che pure merita maggiore coesione. Orvieto, per la sua conformazione, costituisce un laboratorio vero, un modello per l'Italia. Grazia e bellezza implicano un percorso, interno e identitario, che incide in profondità. C'è bisogno del pane. Ma anche delle rose. Di migliorare le relazioni attraverso arte e cultura. Ricostruire il tessuto sociale della città, mettendone insieme i pezzi. La gente ha bisogno di nutrirsi. E di fermarsi a respirare".

Per farlo, il programma oggetto in questi giorni delle ultime limature e realizzato anche con il contributo di Argot, moltiplica gli appuntamenti. Protagonisti di questa edizione saranno, infatti, grandi personaggi della scena italiana.

Si inizia sabato 9 maggio alle 21 con lo spettacolo "Un castello nel cuore. Teresa d'Avila" che porta sul palco del Teatro Mancinelli Pamela Villoresi e il progetto voluto in occasione del quinto centenario della nascita della mistica spagnola che promette un allestimento dal forte impatto, alla scoperta di una delle figure femminili più significative della storia della Chiesa.

I locali del Museo Emilio Greco fanno da cornice sabato 23 maggio alle 21 al concerto di Evelina Meghnagi "Di voce in voce" che condurrà il pubblico in un viaggio tra le pieghe meno note dell’universo musicale ebraico mediterraneo.

Da un piccolo capolavoro della letteratura nasce un monologo di parole e musica. Lo porta in scena sabato 30 maggio alle 21 sulle assi del Mancinelli Amanda Sandrelli, protagonista di "Oscar e la dama in rosa", tratto dal libro di Eric Emmanuelle Schmitt per la regia di Lorenzo Gioielli.

Paola Gassman, Luigi Diberti, Evelina Meghnagi e Sergio Basile condividono la Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo sabato 6 giugno alle 21 dando voce a "I Quattro Quartetti" da Thomas Stearns Eliot, un concertato vocale con musiche originali eseguite dal vivo, in esclusiva, dal maestro Paolo Vivaldi.

Quindi, la festa medievale. Tutt'altro che scevra dalla riflessione spirituale. È per questo che da giovedì 11 a sabato 13 giugno alle 19, nell'insolita cornice dei Sotterranei della Cattedrale con Andrea Brugnera e Renato Campese rivivono le figure dei Santi Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d'Aquino con lo spettacolo itinerante "Pietre Vive – Io sono Tommaso. Povero nel deserto" basato sui testi di Giuseppe Baiocco.

Si trasferisce, invece, da Piazza Duomo a Piazza del Popolo la rievocazione storica. In occasione dell'Expo universale dedicata al cibo, Orvieto e Marostica si incontrano venerdì 12 giugno per rendere omaggio all'antica arte del banchetto con una serata speciale dedicata proprio al rituale del convivio. Nelle tintinnanti vesti di cerimoniere del "Convivium", il giullar cortese Gianluca Foresi.

All'istrione dalla rima affilata è affidata anche quest'anno la conduzione della partita a scacchi a personaggi viventi, in costume medievale, ispirata alla celebre disputa di Marostica – con cui Orvieto ha formalizzato il patto d'amicizia – che si giocherà sempre in Piazza del Popolo nel pomeriggio di sabato 13 giugno. Confermata, anche quest'anno, la partecipazione degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini e quella del Corteo Storico e delle Dame di Orvieto. "Stavolta per questioni logistiche – ha anticipato Mario De Felice, membro del comitato di gestione dell'associazione Lea Pacini – solo sotto forma di ambasceria, composta da una trentina di figuranti nei costumi di nobili, che assisteranno alla contesa tra i neri e i bianchi sulla scacchiera originale".

Al termine, ristoranti e trattorie convenzionate con l'evento proporranno la formula della cena medievale con un menù che unisce i sapori tipici umbri alla tradizione enogastronomica di un tempo andato. Oltre che per 50.000 flyer, la promozione passerà anche attraverso una clip che per un mese sarà distribuita in 30 sale cinematografiche tra Umbria, Roma e Viterbo.

È in corso, inoltre, un'intesa con la Federalberghi romana e sono stati costruiti con Astro una serie di pacchetti che incentivano i turisti a trattenersi in città per più giorni. Approfittando anche delle degustazioni di prodotti tipici del territorio di Marostica e Orvieto al Palazzo del Gusto. Un vero e proprio scambio della filiera enogastronomica delle due città per la conoscenza e la promozione reciproca.