cultura

Il contagio de "I Diari" in una vita di apparenza. Il TeatroSì convince gli spettatori dei Rustici

martedì 10 febbraio 2015
di Livia Di Schino
Il contagio de "I Diari" in una vita di apparenza. Il TeatroSì convince gli spettatori dei Rustici

Cosa sarebbe se fosse possibile vedere l'altrui pensiero? Cosa succederebbe se il mondo conoscesse quelli che sono i reali motivi di certe decisioni? Se queste questioni abitano in un contesto familiare benestante, con una figlia non proprio bella da maritare, un possibile genero in cerca di una vita agiata piuttosto che di un futuro d’amore, una curiosa cameriera dalle apprezzate forme, un maggiordomo che va rovistando nei comodini altrui e il tutto si va ad aggiungere ad insoddisfazioni inasprite dal passare del tempo, il gioco è fatto e la parola "vecchio" sgradita.

In questo contesto si sono trovati gli spettatori del Teatro dei Rustici di Monteleone d'Orvieto, che domenica 8 febbraio hanno assistito all'annunciata commedia "I Diari" di Pier Benedetto Bertoli, regia di Maurilio Breccolenti. E le riflessioni sono andate ben oltre i momenti di spensieratezza e di ilarità offerti dall’abilità della compagnia Teatro Sì di Perugia, piacevolmente curati nei dettagli. Gli strumenti dell’ironia, del paradosso e della parodia hanno armato gli attori che, progressivamente anche se in modo del tutto soggettivo, si sono visti contagiare dalla mania del voler annotare sensazioni, sentimenti e pensieri in un diario. Una sorta di un più sincero alter ego ad una realtà vissuta nell’apparenza.

Centrale la figura dell’ambizioso Candido, il fidanzato ufficiale - interpretato da un brillante Fabio Nucci - che, imponendosi in un contesto familiare, accentua alcune criticità esistenti e le utilizza per il raggiungimento dei propri fini. Sino a divenire un apparente perno di precario equilibrio domestico. Tutto per non affrontare il cambiamento, difendendo appunto la più comoda apparenza.