cultura

“Viaggio multisensoriale nella storia dei Beatles”, così l’Unitre di Orvieto festeggia Santa Cecilia

martedì 25 novembre 2014
di Alessandra Fassari
“Viaggio multisensoriale nella storia dei Beatles”, così l’Unitre di Orvieto festeggia Santa Cecilia

Si è rivelato un vero e proprio viaggio multisensoriale nella storia musicale dei Beatles, l’evento omaggiato ieri, dall’Università delle tre età, a Santa Cecilia, Patrona della musica e dei musicisti. Un appuntamento interamente dedicato alla rilettura di un fenomeno che ha fatto storia. Un’atmosfera di immagini d’epoca, filmati, ma anche di suoni, fragranze, rumori e profumi ha fatto da cornice allo svelarsi di leggende, misteri e curiosità sul quartetto di Liverpool che ha cambiato il mondo.

Nella meravigliosa sala affrescata di palazzo Simoncelli, dedicata a Maria Teresa Santoro, il maestro Riccardo Cambri, Presidente dell’Unitre, insieme al vicepresidente Alberto Romizi, ha fatto gli onori di casa salutando, oltre al pubblico, le istituzioni presenti, una “giunta amica dei Beatles”, l’ha definita Romizi ringraziando il Sindaco Giuseppe Germani, che, intervenuto insieme al vicesindaco Cristina Croce e all’assessore alla Cultura Vincenzina Martino, ha sottolineato l’importanza della formazione e della cultura nel contesto orvietano.

Così, partendo dalla parola d’ordine “amicizia”, quella che ha legato una boy band di quindicenni scanzonati a Penny Lane, è iniziato un viaggio di emozioni e ricordi, durante il quale il Vicepresidente dell’Unitre, Cicerone d’eccezione, ha analizzato e preso in rassegna la parabola evolutiva e stilistica della band più famosa della musica beat. Da quando, sotto il nome di Quarrymen, i giovani esordienti iniziarono a farsi conoscere, a quando, già col nome di Beatles, fecero esperienza suonando nei locali di Liverpool e Amburgo, da quando nel 1962 approdarono al contratto con la Parlophone a quando, ispirati da nuovi input metamusicali, si resero innovatori e precursori con la psichedelia.

Un evento-spettacolo, dunque, quello di ieri, in cui alle note audio dei più popolari successi della band si è alternata, accompagnata dal maestro Cambri, la meravigliosa voce live di Vanessa Pettinelli; ad immagini video di caschetti, stivaletti e camice a fiori, si sono aggiunte, in carne ed ossa, teenagers che hanno ballato, ora in abiti corti fantasia optical, ora in perfetto stile “figlie dei fiori”, riportando il pubblico a spasso nel tempo, alla riscoperta di quei ragazzi inglesi, geniali compositori e grandi interpreti, che hanno cambiato la storia divenendo un fenomeno musicale e culturale tutt’ora in auge.