cultura

Il cineclub Arci "Armata Brancaleone" apre la stagione. E pensa al ritorno di "OrvietoCortoFest"

lunedì 29 settembre 2014
di Davide Pompei
Il cineclub Arci "Armata Brancaleone" apre la stagione. E pensa al ritorno di "OrvietoCortoFest"

Una, nessuna e centomila, la sede. Poco più di 60, le tessere. In gran parte appartenenti a inguaribili veterani, ma anche a qualche giovane cinefilo. Quasi 15, ormai, gli anni alle spalle. La ricorrenza esatta cadrà a gennaio e, tra consuntivi e promesse, coincide con la voglia di (ri)dare gambe a sogni, idee e progetti che scalpitano per uscire dal cassetto dove la non lungimiranza delle burocrazie e la mancanza di fondi istituzionali li hanno un po' confinati.

Si è aperta con questi auspici, sabato 27 settembre, la nuova stagione 2014-2015 del cineclub Arci "Armata Brancaleone" di Orvieto, ospitato per l'occasione sotto le suggestive volte in tufo dei locali al pianterreno del Grand Hotel Reale con ingresso in Vicolo San Leonardo. A tenere a battesimo la presentazione del programma di attività del cineclub, nel clima informale di un improvvisato convivio, il cinismo sempreverde della commedia brillante "The Front Page" firmata da Billy Wilder nel 1974 e ambientata nella Chicago del 1929 che vede in scena Jack Lemmon e Walter Matthau.

"Un progetto che accarezziamo da tempo e che per un momento abbiamo anche sfiorato – ha confidato il presidente Luciano Costantiniè quello di mettere in piedi un festival come 'Narni, le vie del cinema', la rassegna del cinema restaurato nato nell'ambito della campagna nazionale 'Adotta un film' che offre alla platea grandi capolavori restaurati e promuove la cittadina come museo dell'immagine cinematografica dove il cinema di ieri incontra il pubblico di oggi. Proprio a Narni, andammo a sentire le visionarie idee di Mario Monicelli. E a lui dedicammo oltre che il nome del nostro circolo anche un ciclo di incontri, dei seminari sulla commedia italiana, per contestualizzare nel periodo storico gli oltre sessanta film realizzati. Era un dovere".

"La commedia – ha aggiunto – resta al centro di ogni nostro progetto. Altre iniziative estive, in collaborazione con altrettante realtà come le Acli le abbiamo dedicate al giallo. Penso al ciclo di proiezioni serali 'Febbre gialla: tra libri e film'. Nel comprensorio, Castel Viscardo è stato il primo Comune con cui abbiamo collaborato. Ma c'è anche il parco termale di Parrano, dove lo scorso anno abbiamo dissertato sul concetto di silenzio in alcune sequenze cinematografiche. Nel 2012, ha suscitato interesse 'L'Italia che non si vede', la rassegna itinerante di film di qualità".

Il progetto più ambizioso realizzato resta "OrvietoCortoFest", il concorso per cortometraggi partito nel 2004 al piano terra del Palazzo del Capitano del Popolo e nell'atrio del Palazzo dei Sette. Un'esperienza interessante, interrottasi però nel 2008 che, in tempi non sospetti, ha premiato nomi come Filippo Timi ed Elio Germano.

"L'idea che abbiamo per festeggiare i nostri primi 15 anni - ha anticipato Costantini - è quello di rilanciarlo. Da quando abbiamo cominciato, abbiamo un armadio pieno di VHS arrivateci da tutta Europa. In seguito sono arrivati anche tanti DVD. Ora come ora, la rassegna con una sezione dedicata ai documentari potrebbe essere realizzata a costi minimali grazie ad Internet". Polvere di stelle, e cineforum, ai tempi del digitale.

Difficilmente recuperabile, invece, senza il sostegno istituzionale "Le Vie della Fantasia", il festival internazionale degli artisti di strada. L'ultima edizione, la nona, risale al 2009. "Era il 2002 - ha ricordato - quando, per tre giorni e a costi irrisori, dieci funamboli spagnoli compivano evoluzioni e avvitamenti con una corda dal Palazzo del Capitano del Popolo. Poi, fu l'anno della ballerina carillon sul pianoforte itinerante e ancora di clown, trampolieri e falconieri".

Tra gli appuntamenti in arrivo ad ottobre alla Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi", infine, ci sono quattro incontri dedicati a una rilettura degli anni '60-'70 attraverso la musica rock – quella degli Who e dei Beatles – e il cinema – attraverso pellicole come "Singin' in the rain" e "Jesus Christ Superstar".