Riapre al culto la chiesa dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo
Dopo un lungo periodo di chiusura dovuta ad importanti ed urgenti lavori di restauro, venerdì 19 settembre la chiesa parrocchiale di Monteleone d'Orvieto verrà riaperta al culto. Il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo della diocesi di Perugia-Città della Pieve presiederà la cerimonia che avrà inizio alle ore 17,30 nella chiesa del SS.mo Crocefisso.
La chiesa parrocchiale di Monteleone sorge al centro dell’antico nucleo abitato di Monteleone, possiamo dire che l’originario castello si sviluppò proprio intorno alla sua chiesa nei primi decenni dell’anno Mille quando, secondo la tradizione della civiltà longobarda che dominava la zona chiusina, sorse l’antica Pieve di San Severo de Verlano. È un’ipotesi in fase di studio ed al momento non si hanno molte altre informazioni, né è rimasta traccia della denominazione, né del culto di San Severo, che comunque dall’antichità è diffuso nell’orvietano. Già nel 1407, epoca a cui risale il primo statuto del castello, la chiesa risulta intitolata ai santi apostoli Pietro e Paolo.
Originariamente assoggettata alla diocesi di Chiusi, la parrocchia di Monteleone entrò a far parte di quella di Città della Pieve nel 1600. Insieme a quella di Panicale era una delle più importanti della nuova diocesi e nel 1777 fu eretta in Collegiata Insigne con la bolla “Sacri Apostolatus” di papa Pio VI, in forza della quale il parroco doveva essere nominato dal Papa, aveva il privilegio di essere denominato Priore e poteva indossare il rocchetto e la mozzetta bordata d’ermellino. In conseguenza di ciò l’anno successivo, ottenne la custodia apostolica delle reliquie del corpo di San Teodoro Martire prelevate dalle catacombe di San Ponziano di Roma ed oggi custodite nella cripta ricavata sotto l’altare.
Nel corso della storia la struttura della chiesa parrocchiale è stata più volte rimodellata: sono documentati interventi e trasformazioni nel corso del Cinquecento e del Seicento, nell’Ottocento fu costruita la nuova facciata che inglobò il portico costruito nel 1407 e fu innalzato il campanile, che sostituì quello precedente a vela, infine nei primi anni del Novecento, su progetto dell’ingegnere e architetto Paolo Zampi di Orvieto, l’interno fu completamente trasformato fino a raggiungere l’aspetto attuale. Questo ultimo intervento di restauro ha riguardato la riparazione delle coperture dell’abside, di parti delle navate laterali, della cappella del Sacro Cuore, della cantoria; la riparazione dei danni che erano stati causati dalle infiltrazioni d’acqua piovana con il ripristino degli intonaci, della tinteggiatura e delle decorazioni ed infine la sistemazione di alcuni volumi del campanile e delle aree ad esso attigue.
In occasione della cerimonia ufficiale, è stata allestita anche una mostra documentaria e fotografica che attraverso immagini e con l’impiego di materiali provenienti dall’archivio e dal Museo parrocchiale testimonia i momenti salienti della storia millenaria della chiesa nonchè gli interventi effettuati con questo ultimo restauro. La comunità, su invito del parroco don Aldo Gattobigio, sta lavorando per la buona riuscita dell’evento, gratificata dalla visita di monsigor Gualtiero Bassetti, stimato prelato di cui ha già potuto conoscere e provare la simpatia e la cordialità, che con la sua presenza vuole sottolineare la vicinanza della diocesi perugina all’antica chiesa di Monteleone.