cultura

"In cerca di Santa Perduta", stasera Orvieto canta Claudio Baglioni

venerdì 29 agosto 2014
di Davide Pompei
"In cerca di Santa Perduta", stasera Orvieto canta Claudio Baglioni

Ivan Graziani, nel 2011. Lucio Dalla, nel 2012. Bruno Lauzi, nel 2013. Quest'anno, invece, per la prima volta l'omaggio orvietano ai cantautori che hanno fatto grande la musica italiana riguarda un artista vivente. E arriva giusto nell'anno in cui festeggia i suoi primi cinque decenni di carriera. La sua prima esibizione a Centocelle, in Piazza San Felice da Cantalice, appartiene ormai alla narrativa di "quando Baglioni non era ancora Baglioni". Dal 1964 e da quell'interpretazione di "Ogni volta" di Paul Anka, sono trascorsi cinquant'anni.

Lontani i tempi della maglietta fina, delle estati adolescenti nelle campagne di Ficulle, terra d'origine dei genitori, dei sold out con groupie al seguito in Polonia e Cecoslovacchia, ma anche dei fischi incassati allo show torinese organizzato da Amnesty International, per tutti resta ancora il giovane piano e chitarra di "Questo piccolo grande amore", anche adesso che il ciuffo anni '70 ha lasciato il posto al taglio corto e bianco perla. E che gli album in studio alle spalle sono diventati sedici.

A portare in scena il meglio del loro contenuto, è la seconda parte del ConVoi ReTour, il progetto live che dopo aver mobilitato 200.000 persone in tutta Italia riparte sabato 18 ottobre da Bruxelles. Ma anche, a modo loro, gli artisti locali dell'ambito indie e d'autore. Ovvero: Simone mi odia, Famo come Bajone, Andrea Gioia, Il Coro delle Bigotte, Andrea Caponeri & Edoardo Lombardozzi, Les Cerveaux Malèfiques + Special Guest. Impegnati venerdì 28 agosto alle 21.15 nell'intima cornice di Piazza Simoncelli, nella serata-evento "Quei ragazzi che eravamo noi: Orvieto canta Claudio Baglioni". Si tratta del secondo appuntamento inserito nel mini-cartellone di "In cerca di Santa Perduta", prologo preparatorio della tradizionale festa di fine estate attesa per sabato 6 settembre nei giardini dell'ex Caserma Piave aperto da "Per Francesco sopra le stelle del jazz".

L'iniziativa ad ingresso gratuito gode del patrocinio non oneroso del Comune e vede in campo l'associazione culturale "Radio Orvieto Web" in collaborazione con "Il Magazzino delle Idee", la Protezione Civile di Orvieto, "Il Gelato di Pasqualetti" e il Comitato di Quartiere di San Giovenale. Perché l'omaggio Baglioni? "Anche se troppo spesso la critica musicale lo ha guardato con una certa diffidenza accusandolo di essere troppo sentimentale, un 'cantautore per ragazzine' ma sarebbe bene ricordare che Enzo Jannacci lo definiva 'il migliore', e che era uno degli artisti prediletti da un'intellettuale come Fernanda Pivano – spiega Andrea Caponeri – è giunto il momento di riconoscere, nonostante una carriera non sempre convincente, specialmente negli ultimi anni, tutta la grandezza dell'autore romano, ma di origine umbra.

Il miglior Baglioni, spesso celato in pezzi cosiddetti minori dei suoi dischi, è un autore che, con voce notevolissima, scrive pezzi niente affatto banali, per melodia e per costruzione del brano, con testi che, volenti o nolenti, si sono incastrati saldamente nell'immaginario collettivo, accompagnando generazioni di giovani verso la propria linea d'ombra. Ecco, è per voi che al liceo lo cantavate, ma che poi ve ne siete forse vergognati, per voi che lo avete troppo in fretta rimosso, che Orvieto canta Claudio Baglioni, in una serata unica che è anche un omaggio a quei ragazzi che eravamo noi".