cultura

Umbria Folk Festival snocciola i numeri di un successo da 45.000 presenze

giovedì 28 agosto 2014
Umbria Folk Festival snocciola i numeri di un successo da 45.000 presenze

Dieci serate, 48 concerti, 300 artisti, 150 tecnici tra staff organizzativo, staff tecnico e staff addetto alla ristorazione, un budget di circa 250.000 euro coperto per il 40% dagli incassi, per il 30% da contributi istituzionali e per il 30% da sponsor e collaborazioni tecniche per un'edizione - l'ottava - che tra concerti a pagamento, concerti ad ingresso libero e attività collaterali ha fatto registrare complessivamente circa 45.000 presenze. Più forti di qualche stanca polemica circolata nei giorni del festival organizzato da Associazione Umbria Folk Festival, Associazione TeMa e Parametrica.

La manifestazione ha confermato ampiamente il suo trend di crescita per gradimento e per la qualità delle proposte: ad entusiasmare il pubblico sono saliti sul palco artisti applauditissimi come Caparezza, che con la tappa del suo tour Museica ha richiamato in Piazza del Popolo 7.000 presenze, e poi Asaf Avidan e Bombino fino ad Hevia e Ambrogio Sparagna con i 20 musicisti dell'Orchestra Giovanile di Musica Popolare al seguito, esibitisi nella serata della festa della terra dedicata ai 20 anni di Emergency, che ha visto sul palco anche la presidente Cecilia Strada. Di notevole impatto è stata non solo l’esibizione dell’Orchestra durante la serata finale di Umbria Folk Festival (a cui hanno partecipato il Quintetto Vocale Popolare di Orvieto e altri ospiti), ma anche il concerto che ha tenuto presso il Teatro della Casa di Reclusione di Orvieto, accolto da autentico calore dai detenuti e dalle autorità presenti. Il festival ha dedicato poi una serata aalla grande bellezza della musica popolare romana e alle sue molteplici potenzialità, che la avvicinano a un pubblico eterogeneo in un passaggio tra generazioni. Diverse, infatti, quelle coinvolte dal progetto "Mamma Roma Addio", che accanto al Muro del Canto, Ardecore, BandaJorona ha portato sul palco anche Luca Barbarossa per una carrellata di successi dedicati alla sua città.

 

Apprezzata e seguita è stata, anche quest’anno, l'Umbria Mei Folk, ovvero la terza edizione del contest nazionale per band emergenti under 35, organizzato in collaborazione con il Mei (Meeting Etichette Indipendenti), che ha visto esibirsi in gara i 4 finalisti del concorso, vinto da Giuliano Gabriele. L’altro contest in programma, quello dedicato a Fernando "Pioggia" Maiotti a cui hanno partecipato 4 giovani band locali, ha visto invece come vincitori i Malandragem. Bene, anche le esibizioni dei gruppi itineranti che hanno diffuso l’atmosfera folk per le strade di Orvieto (Mariachi Tierra de México, Agilla e Trasimeno, Zastava Orkestar), oltre ai vari musicisti di strada impegnati in “Street Sounds”. Tanti gli applausi anche per Raffaello Simeoni, i gruppi Mamma li Turchi, le Cornamuse del Drago, il Dance Ensemble Radost di Brest, la Compagnia delle Lavandaie della Tuscia.

Sintomo ulteriore di crescente interesse per la manifestazione è stata la grande affluenza al "Folktrekking. L’Anello della Rupe" a cura di Ambrogio Sparagna, iniziativa che ha riscosso un successo inaspettato (circa 300 i partecipanti). Moltissimi gli apprezzamenti per questa passeggiata di 5 Km attorno alla rupe di Orvieto (abbinata ad un aperitivo campestre) con la musica itinerante dell’Orchestra Giovanile di Musica Popolare diretta da Sparagna e la partecipazione della Compagnia delle Lavandaie della Tuscia. Il percorso prevedeva soste animate in alcuni siti archeologici tra cui la Necropoli di Cannicella, aperta accezionalmente per l’occasione.

Tra le varie attività collaterali, Umbria Folk Festival ha proposto anche ORVIETO IN NOTE DI D.O.C. & D.O.P, ovvero FOLKFIERA - IL MERCATO DELLE ARTI a cura della Coop. Luigi Carli, IL MERCATO DELLE CITTASLOW a cura di Cittaslow e CIA e IL PIACERE DELL’ORTO (a cui hanno partecipato circa 100 bambini) a cura di Coop. Sociale Oasi Agricola e Condotta Slow Food Orvieto; Tra le iniziative anche la MOSTRA FOTOGRAFICA “Orvieto com’era una volta” in ricordo di Mauro Sborra e la MOSTRA DI CIVILTA’ CONTADINA “Il futuro ha un cuore antico” (attrezzature agricole, motori e oggetti d’epoca, libri e stampe) a cura di Fiorangelo Silvestri.

Calato il sipario sulla manifestazione, gli organizzatori ringraziano tutti coloro che hanno lavorato con grande impegno contribuendo all’ottima riuscita: artisti, staff organizzativo, staff tecnico, staff addetto alla ristorazione, l’Amministrazione Comunale, le Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri, Vigili urbani, Guardia di Finanza, Protezione Civile, Croce Rossa…). E poi le istituzioni: Comunità Europea, Repubblica Italiana, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Umbria, Camera di Commercio di Terni, Comune di Orvieto, Gal Trasimeno Orvietano, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto; gli sponsor Enel, Peroni Nastro Azzurro, Vetrya, Confagricoltura Umbria, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria), Crediumbria, Gruppo Cramst; i partner Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Mei, Radio Città Futura.

Umbria Folk Festival è stato realizzato con il contributo di FEASR, PSR Umbria 2007-2013 mis. 3.1.3 e FEASR: L’Europa investe nelle zone rurali”. Un sentito grazie va anche al pubblico, che anche per questa fortunata edizione ha seguito Umbria Folk Festival con grande calore e partecipazione.