cultura

Risultati e prospettive a margine della campagna di scavi di Sant'Ansano

martedì 15 luglio 2014
di Davide Pompei
Risultati e prospettive a margine della campagna di scavi di Sant'Ansano

Dalla polvere continuano ad affiorare tesori. Tracce affascinanti di un passato antico, quello di un territorio come l'Orvietano che nasconde tra i filari di vite, siti carichi di storia e rinvenimenti. Nel territorio di Allerona si è da poco conclusa la seconda campagna di scavi eseguiti nell'area archeologica di Sant'Ansano che ha visto all'opera cinquanta giovani allievi del Saint Anselm College.

I risultati della campagna – condotta in collaborazione fra Paao, Saint Anselm College, l'ispettrice della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria Clarita Natalini e il Comune di Allerona, che ha ottenuto il permesso di scavo ministeriale – sono stati illustrati venerdì 11 luglio al Museo dei Cicli Geologici di Allerona, istituito nel 2003, nel corso dell'annunciato incontro proseguito con la visita sul sito archeologico guidata dal professor David B. George, docente del college statunitense. “I nostri studenti – ha sottolineato – dopo Monterubiaglio e Castel Viscardo conoscono e apprezzano anche il patrimonio che si cela ad Allerona”.

A giugno, le indagini sono state indirizzate ad approfondire la vera natura del sito, su cui insistono importanti resti di costruzioni ad esedra e tutt'intorno un’abbondante ceramica di superficie di epoca romana del I e II secolo d.C. Cinque settimane sono state dedicate all'area di Sant'Ansano, sei a quelle di Coriglia e alla cavità di Orvieto, mentre è ancora in corso lo scavo di Lauscello, sul territorio di Castel Giorgio. Le trincee di scavo sono state ricoperte ed i resti osteologici saranno studiati l'anno prossimo da uno specialista.

Dal punto di vista scientifico questa seconda tranche ha consentito il ritrovamento di interessanti reperti, che saranno oggetto di un prossimo convegno. “Di reperti mobili – ha spiegato l'archeologo Claudio Bizzarri, presidente del Parco Archeologico dell'Orvietano – trattandosi di sepolture medievali, non si può parlare come nel caso di tombe etrusche o romane. Una delle due inumazioni aveva, però, una catenella in anelli di bronzo forse pertinenti ad un sudario o ad una fascia che attraversava la parte alta del corpo. Al disotto del corpo di uno dei due inumati è stata rinvenuta una moneta bronzea della zecca di Perugia databile, per ora, al XIII o XIV secolo”.

Il Paao intende adesso proporre alla famiglia Cecci, proprietaria del terreno, e all'amministrazione comunale di Allerona la realizzazione di un pannello didattico da collocare sul sito, che però in tal caso dovrà essere sempre accessibile. “Sant'Ansano – sostiene Bizzarri – può essere incluso in itinerari che ricalcano la via Traiana Nova e collegare territori limitrofi in un piano di sviluppo a rete in grado di attrarre quella fetta del turismo culturale e verde che è in espansione”.

Sensibilità, queste, recepite dall'amministrazione comunale che si augura il pieno successo anche delle successive campagne. “Fin da ora – ha ribadito il sindaco Sauro Basilisiamo di fronte a risultati importanti. Il lavoro intrapreso ha lo scopo di valorizzare il territorio, a fini turistici ed economici attraverso la realizzazione di un allestimento museale che possa poggiare sulle specificità delle strade romane che hanno solcato l’area di Allerona e sull’originalità dei ritrovamenti. Finora abbiamo fatto previsioni su questi luoghi. Adesso, alla luce di questi ritrovamenti sui quali verranno svolte ricerche scientifiche possiamo avere notizie storiche più precise. I ringraziamenti vanno a tutti i soggetti in campo, ai cittadini di Allerona, alla precedente amministrazione che ha creduto nel progetto. A Claudio Urbani, Elisabeth Heath, Paolo Marchetti, Linda Rulman e Molly Gayton. Perché l'Università americana ad Allerona? Perché negli Stati Uniti qualche dollaro nella ricerca ancora si investe ma anche perché lì c'è la consapevolezza che l'Umbria è la terza regione italiana quanto a patrimonio archeologico”. Una consapevolezza in attesa di attraversare l'oceano.

[VIDEO] David B. George nell'area archeologica