cultura

Quattro artisti al Palazzo dei Sette. "Incontriamo il nostro tempo"

venerdì 25 aprile 2014
Quattro artisti al Palazzo dei Sette. "Incontriamo il nostro tempo"

Sarà inaugurata sabato 3 maggio alle 18 al Palazzo dei Sette di Orvieto la Mostra itinerante di pittura e scultura "Incontriamo il Nostro Tempo", che resterà aperta fino al 30 maggio con orario 10- 20.Protagonisti di questa interessante esperienza sono Paolo Crucili, Luigi Fondi, Paolo Carlo Monizzi e Riccardo Sanna, quattro artisti che propongono al visitatore il loro personale rapporto con la nostra epoca attraverso il linguaggio artistico, espressione che sublima ed eleva gli animi ad un nuovo atteggiamento nei confronti dell’universo che viviamo nel quotidiano, ormai sclerotizzato dalla tecnologia, dalla frenesia, dall’individualismo del vivere moderno e dalla perdita del rapporto anche sensoriale con quanto ci circonda.

Riccardo Sanna, viterbese con all’attivo importanti partecipazioni ad esposizioni sia in Italia che all’estero, è maestro e cantore degli antichi valori di bellezza, quiete, armonia, e serenità con i suoi paesaggi arcadici e le sue visioni romantiche e solari. Paolo Crucili, umbro di origini e impegnato da sempre con Sanna in importanti progetti espositivi, esprime nella sua tecnica informale, situazioni emozionali attraverso segni lievi e tonalità delicate che sembrano “brani pittorici”, soprattutto nella limpidezza e nella placida trasparenza di cieli sereni che si fondono con lo spirito dell’osservatore. Paolo Carlo Monizzi, collaboratore in importanti progetti d’arte contemporanea in terra umbra, è un veterano nel campo delle arti visive di matrice astratta, e svolge da sempre una fervida attività a stretto contatto con il mondo dello spettacolo, delle arti grafiche, della pubblicistica, firmando importanti scene e manifesti per gruppi teatrali, musicali e di danza. Luigi Fondi, anche lui viterbese, è scultore che viene da una formazione da artigiano-scalpellino, forgiatosi nelle cave del Cimino e affinatosi negli anni in una produzione artistica che rappresenta con vigore storie della contemporaneità reinterpretate attraverso immagini figurative che,  pur essendo concrete e reali, mantengono una forte carica di mistero e di ambiguità.

“Incontrare le opere di Crucili, Fondi, Monizzi e Sanna significa incontrare gli autori in prima persona, incontrare il loro e il nostro tempo – specifica il critico d’arte A. Fabbri – schiavo della selvaggia informatizzazione e digitalizzazione che scioglie il legame tra uomo e territorio, ridisegna i comportamenti verso un atteggiamento passivo, rassegnato e non più consapevole delle proprie immense capacità psicofisiche”.