cultura

Nuovo appuntamento del Corso di formazione per volontari nella valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici

venerdì 31 maggio 2013
Nuovo appuntamento del Corso di formazione per volontari nella valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici

Al Corso di formazione per volontari nella valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici dal titolo "Fate questo in memoria di me", promosso dalla Diocesi di Orvieto-Todi e organizzato dall'associazione "Pietre Vive", sabato 1 giugno presso la Sala del Trono di Todi, si fa spazio al passato, con due lezioni incentrate sulla storia della Chiesa.

Il primo dei due appuntamenti, dedicato ai "Vescovi" tra "rivoluzione e dominazione napoleonica", in programma dalle 9.00 alle 11.00, sarà tenuto dalla professoressa Chiara Coletti. Dopo la laurea in lettere ed un dottorato di ricerca, Chiara Coletti, attualmente, è ricercatrice non confermata presso l'Università degli Studi di Perugia. Si è occupata prevalentemente di storia delle istituzioni ecclesiastiche, della cultura e della sensibilità religiosa tra Cinquecento e Settecento, con particolare attenzione al problema del rapporto fra le direttive impartite dai decreti del Concilio di Trento in materia di arti figurative e la devozione popolare prestata a immagini e corpi santi. Altri aspetti e questioni che sono state oggetto di interesse e di alcuni saggi hanno riguardato la storia della mentalità, dell'istruzione e delle istituzioni educative fra Sette e Ottocento, con particolare attenzione agli anni della dominazione napoleonica nei territori dell'ex Stato pontificio. La professoressa Coletti ha anche tenuto, in lingua inglese, in qualità di guest speaker, alcuni corsi estivi.

La seconda lezione dal titolo "Storia della Chiesa: dalla restaurazione al Concilio Vaticano II" sarà tenuta, invece, dalle 11.00 alle 12.00, dal professor Mario Tosti. Professore Ordinario di Storia Moderna, docente di Storia della Chiesa presso l'Istituto Teologico di Assisi, Tosti ha dedicato vari saggi alla realtà dello Stato della Chiesa del tardo Settecento. Muovendo da indagini relative agli echi del cattolicesimo democratico ha affrontato alcuni dei problemi storiografici più dibattuti del periodo rivoluzionario. Si è occupato inoltre di storia delle strutture sociali, con sensibilità verso l'universo dei lavoratori poveri delle campagne e attenzione ai modelli di comportamento e alla mentalità, con studi più direttamente ascrivibili alla storia del XIX secolo. E' socio della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII e dal 1999 al 2003 è stato responsabile scientifico dell'Unità di ricerca su Santuari e itinerari devoti in Umbria e nelle Marche dall'Alto medioevo all'Età contemporanea. Dal 2003 al 2005 è stato responsabile scientifico dell'Unità di Ricerca che svolge il programma Cultura, istituzioni ecclesiastiche e vita religiosa nell'area centrale dello Stato della Chiesa tra età dei Lumi e Rivoluzione. Dal 2006 è responsabile scientifico dell'Unità di ricerca del progetto PRIN "Il Mediterraneo delle tre religioni: identità, conflitti e ibridazioni (secoli XIV-XX)", nell'ambito del quale si occupa dell'attività missionaria svolta dai Francescani e in particolare dai Cappuccini. Attualmente è anche Presidente dell'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea (ISUC), ente affiliato alla rete degli istituti per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI).

Giunto al settimo appuntamento "Fate questo in memoria di me" questa settimana ha raddoppiato le giornate di lezione: il corso, infatti, si è tenuto anche di mercoledì, con un'uscita in visita alle Chiese barocche della capitale (chiesa di S. Maria del Popolo; chiesa di San Luigi dei Francesi; chiesa di sant'Ignazio; chiesa del Gesù), coordinato dalla professoressa Lydia Salviucci (docente presso la Pontificia Università Gregoriana -Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa), al fine di approfondire l' "Arte Cristiana dell'età barocca a Roma".  "L'arte figurativa cristiana, nel periodo barocco - ha detto Salviucci - nasce come strumento e veicolo per accompagnare il singolo, l'individuo alla partecipazione, alla contemplazione, alla spiritualità e soprattutto alla realtà, e di seguire un'unica via che è quella di Dio che porta alla Conversione. Possiamo dire che è la fede che va verso l'arte".

"Fate questo in memoria di me" è aperto ai soci dell'associazione "Pietre Vive", ma anche a tutti coloro che sono interessati a contribuire alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi ed al recupero del patrimonio ecclesiastico.

Al termine delle lezioni sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per info e prenotazioni:
Curia diocesana: Ufficio beni culturali, piazza Duomo, 19 Orvieto.
Tel.0763.341264 cell.334.9728537
Fax 0763.395008 e-mai: asspietrevive@libero.it